La Juventus stende il Napoli in 5 minuti per 2-0

Vinovo, ore 14:30 del 9 ottobre: va in scena una delle partite più sentite tra le due tifoserie che andranno a scontrarsi in JuventusNapoliBianconere che, private di Peyraud-Magnin (in panchina), Girelli e Bonansea, danno spazio alle giovani leve, le partenopee invece sono più motivate che mai.

Formazioni:

Juventus (4-3-3): Aprile, Nildén, Lenzini, Salvai (C), Hyyrynen, Cernoia, Caruso, Pedersen, Zamanian, Bonfantini,  Stašková.

Coach: Joe Montemurro.

Napoli (3-5-2): Aguirre, Corrado, Eržen, Abrahamsson, Garnier, Di Marino, Tui, Colombo, Goldoni, Chatzinikolau, Jaimes.

Coach: Alessandro Pistolesi.

Primo tempo.

Bastano 28 secondi alla Juventus per mandare in rete Arianna Caruso, grazie ad un cross dalla sinistra. Partenza fulminante delle bianconere, 1-0. Risponde Goldoni con un tiro al 3′, da cui nasce un calcio d’angolo: confusione in area, Jaimes svetta su tutte, ma c’è fallo in attacco. Al 5′ la Juventus segna il raddoppio con Cernoia, tiro di Zamanian da fuori area, respinta di Aguirre sulla quale si fionda la numero 7. 2-0.

Prova a gestire il pallone il Napoli, meno passivo di quanto dica il risultato. Recupera la Juventus, Bonfantini costringe all’uscita Aguirre, che sventa il pericolo, ma al palla torna sui piedi dell’ex Roma, dopo un gran dribbling: il portiere del Napoli para. Le azzurre non cedono e tentano di sfondare grazie ad azioni corali nell’area di rigore, ma è attenta la difesa juventina. Occasione Napoli, su un disimpegno sbagliato della Juventus che rischia, ma la palla va fuori.

Bonfanini si lancia in velocità verso Aguirre, si defila sulla destra e prova a piazzarla quasi di pallonetto nell’angolino, non si scompone il portiere azzurro. Scontro in area tra Aprile e Colombo, la prima per colpire palla con i pugni, la seconda di testa, si rialzano entrambe dopo un paio di minuti di medicazioni. Aguirre protagonista su un cross insidioso dalla destra, poi su un 1 contro 1 con Bonfantini, le chiude perfettamente lo specchio della porta e salva il Napoli. Il pressing partenopeo si fa sentire sulle portatrici di palla bianconere, che subiscono un intenso contrasto a centrocampo. La seconda parte del primo tempo è caratterizzato da buoni inserimenti juventini, resi vani da un Napoli riorganizzato.

Azione del Napoli, gestisce il pallone sulla trequarti e si rende pericolosa, ma commette fallo in attacco. Al 43′ rischia tantissimo Salvai inseguendo un retropassaggio a prima vista comodo, ma un agguato azzurro mette a rischio la presa di Aprile, che invece risolve. Risponde la Juventus, che tesse gioco sulla trequarti avversaria, senza incidere. Punizione per la Juventus affidata a Cernoia, chiama uno schema che vede Bonfantini tirare un buon destro da fuori area: prende l’esterno della rete. Jaimes ruba palla a Cernoia, arriva al limite dell’area di rigore, un intervento pulito di Zamanian salva Aprile.

Finisce il primo tempo con una Juventus dominante solo nei primi minuti, ma il Napoli si ricompatta e ha le sue possibilità di rete. Le Azzurre combattono a centrocampo, si avvicinano di più alla porta: emblematico è il cambio al 30′ di Corrado in favore di Acuti, cambiando di fatto l’assetto iniziale. Partita più alla pari di quanto faccia intuire il risultato.

Secondo tempo.

Rientrano in campo entrambe aggressive le due squadre, Gama subentra in campo e si fa subito sentire in difesa di due palle pericolose per la squadra campana, la più insidiosa quella sui piedi di Jaimes. La Juventus prova a sfondare sulla corsia di sinistra con Nildén, che si rende pericolosa, ma il Napoli resiste e recupera il pallone.

Scatta Hurtig su cross alto dal centrocampo, fermata però dalla difesa partenopea, che spinge ora in avanti con Sara Tui: passa a Goldoni che cerca a sinistra Popadinova, fermata la numero 10. Cercate sempre più spesso ora Jaimes e Acuti, ha più difficoltà la Juventus a creare insidie. Ottima cavalcata di Lenzini, che triangola con Hurtig a sinistra, ma il cross è troppo strozzato, la para facile Aguirre. Insiste Hurtig sulla sinistra, dribbla la difesa arrivando fino al fondo del campo, si accentra, ma non abbastanza per creare problemi.

Recupera il pallone a centrocampo il Napoli, non ci pensa due volte Soledad Jaimes a tirare dalla distanza per sorprendere Aprile: tiro che sarebbe stato sicuramente insidioso se avesse centrato lo specchio della porta, ma esce di poco. Doppio calcio d’angolo per la Juventus, prima alla sinistra e poi alla destra della porta: l’ultimo battuto corto, da Boattin per Cernoia, che serve Nildén e tira tra le braccia di Aguirre.

Proteste da parte di un Napoli che prende campo, Goldoni in area avversaria crea scompiglio, Pedersen la ferma con un contatto, ma l’arbitro considera il tocco regolare. Cresciuta molto la squadra azzurra, che ora rimane in zona d’attacco  finché Aprile non para un colpo di testa di Jaimes. Non ci stanno le juventine, che guadagnano un calcio d’angolo al seguito di un’azione molto insistita nella trequarti avversaria. Al 75 Boattin serve dalla sinistra un cross a mezza altezza per Stašková, che con una mezza rovesciata sfiora l’incrocio.

Altro 1 vs 1 vinto da Aguirre, questa volta contro Stašková lasciata completamente sola dalla difesa. Subito si ripete su un tiro da fuori area di Cernoia alla ricerca della doppietta, ma ancora niente da fare per le bianconere. L’ultima occasione della partita è sui piedi di Boattin, che tira alto di poco al 90′.

Massimo risultato con il minimo sforzo per la Juventus, che lascia giocare il Napoli dopo aver siglato il 2-0 senza concedere gol. Eppure la squadra di mister Pistolesi tesse gioco, combatte a centrocampo e si affaccia alla porta grazie anche all’ottimo impatto di Soledad Jaimes in partita. Bella prestazione anche di Aguirre, che evita numerose palle gol della Juventus e si fa trovare sempre pronta. Le migliori sulla sponda bianconera del campo possono coincidere con le marcatrici: Caruso si conferma pedina fondamentale per questa Juventus, per gol segnati e qualità in mezzo al campo, così come Cernoia, che oggi forse regala qualche sbavatura in più del solito, ma anche tanti spunti indovinati per le compagne. Buono l’impatto di Bonfantini, la cui unica macchia della prestazione è la poca freddezza sotto porta.

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