Barcellona si riconferma campione di Spagna

Barcellona si riconferma campione di Spagna, con sei giornate d’anticipo, dopo aver battuto con un netto 5-0 il Real Madrid.

La partita contro le Blancos, nonché la squadra più in forma della Primera Iberdrola, è l’ennesima conferma del strapotere blaugrana, anche, in Spagna.

Il match non è mai in discussione, il Barça prende il controllo del gioco del primo minuto e lo conduce fino al novantesimo, creando tantissimo e sbagliando altrettanto, grazie anche agli interventi di Misa Rodriguez.

Ciò che si è visto in questo incontro è il riassunto delle precedenti ventitré partite di campionato: le catalane dominano, segnano tutto ciò che possono segnare, soffrono il minimo e propongono una bellissimo ed efficace gioco.

I numeri

Guardando la classifica la prima cosa che salta all’occhio sono i numeri registrati fino a questo momento.

Le neo campionesse di Spagna, attualmente, hanno settantadue punti esattamente ventidue punti in più della Real Sociedad, seconda forza del campionato.

Tale punteggio è nato grazie a ventiquattro vittorie in tante altre partite, con una differenza reti di centotrenta, centotrentasei gol segnati e solo sei subiti.

Approfondendo la ricerca si scopre che il Barcellona possiede ben cinque calciatrici nelle prime dieci posizioni nella classifica marcatrici: Asisat Oshoala (19), Lieke Martens (17), Alexia Putellas (16), Jenni Hermoso (13) e Claudia Pina (10).

Inoltre le catalane hanno le giocatrici con più assist del campionato, Alexia (14), Martens (12), Fridolina Rolfo (10) e Caro Hansen (10).

Infine, volendo essere precisi, il Barça è la squadra con il numero più alto di giocatrici che sono andate in gol, ben venti.

Effetto Jonatan Giraldez

Uno dei punti di forza di questo Barcellona è sicuramente il giovane allenatore Jonatan Giraldez. Al coach catalano dopo due stagioni come vice di Lluis Cortes e a soli trentun anni, in estate, gli è stata affidata la prima squadra.

L’incertezza dei tifosi era decisamente elevata, poiché avrebbero preferito qualcuno con più esperienza come Maria Pry, ex allenatrice del Levante, oppure Natalia Arroyo, attuale coach della Real Sociedad.

Effettivamente la scelta della società è più che comprensibile. Puntare su una persona che conosce già le giocatrici, poiché new entry ce ne sono veramente poche, con un’idea di gioco più o meno simile alla precedente, è sicuramente più semplice che inserire una persona estranea.

Il primo obbiettivo della presidenza era ricostruire un rapporto solido tra staff tecnico e spogliatoio, dopo i problemi nati con Cortes nell’ultima parte della scorsa stagione, quindi la preferenza per Giraldez è stata influenzata anche da questo aspetto.

Jonatan è riuscito a ripristinare la serenità nel gruppo, oltre a riportare fiducia in determinate giocatrici, tra cui Oshoala e Ana-Maria Crnogorčević.

La nigeriana e la svizzera sono la prova della cura Giraldez, entrambe sono cresciute esponenzialmente rispetto alla scorsa stagione, sia dal punto di vista delle reti che le prestazioni in generale.

Un nuovo Barcellona

Sembra impossibile, ma con l’arrivo dell’allenatore catalano, questo Barcellona gioca ancora meglio rispetto alla scorsa stagione, ma soprattutto non sembra aver punti deboli.

Molto spesso, lo scorso anno, si è parlato di una difesa che sottopressione non era capace di ragionare e molto debole sulle palle inattive. Quest’anno la situazione è totalmente opposta.

La linea difensiva risulta essere più solida, non solo per l’arrivo di Irene Paredes, ma anche per una straordinaria crescita di Mapi Leon, attualmente una delle centrali difensive più forte e complete d’Europa, e Leila Ouahabi.

Oltre alle veterane, è risultata fondamentale, anche, Jana Fernandez, al momento ai box a causa della rottura del crociato. La giovane calciatrice catalana è una delle scommesse di Giraldez, nonché rivelazione di questa stagione.

Proprio nel match contro il Real Madrid, il Barça ha dimostrato di saper anche soffrire e questa è la più grande differenza tra le due gestioni. La scorsa stagione appena la squadra avversaria alzava di più il ritmo andavano in difficoltà, mentre quest’anno sanno farsi “schiacciare” per poi uscire egregiamente dalla situazione e ripartire all’attacco.

Dal punto di vista del gioco, non è cambiato molto, l’idea di base è sempre del Barcellona: giro palla veloce, due tocchi al massimo, con quasi tutte giocatrice coinvolte nella manovra e soprattutto azione tutte palla a terra.

Tanti cambi di formazione

Dal punto di vista tattico Giraldez, invece, cambia parecchie cose. Dall’inizio della stagione ha provato almeno una decina di formazioni diverse, facendo giocare ventotto giocatrici differenti.

Oltre al solito 4-3-3 sempre utilizzato dal Barça, il giovane catalano ha deciso di puntare, anche, sul 4-4-2 con un centrocampo a rombo, utilizzato soprattutto quando in campo ci sono sia Oshoala che Jenni.

La spagnola occupa il vertice più offensivo del rombo, agendo quasi da trequartista, mentre la nigeriana si posiziona in attacco.

Oltre all’invenzione di Jenni a centrocampo, Jonatan cambia varie posizione ad alcune giocatrici. Pina in varie occasione è andata ad occupare la posizione di mezz’ala nel centrocampo a tre, oppure Fridolina Rolfo, che ha giocato in difesa, centrocampo e attacco e infine l’ultima invenzione, sperimentata nei quarti di finale della Copa de la Reina, è Ingrid Engen centrale di difesa.

Tante canterane in prima squadra

Da sempre il Barcellona in generale ha sempre puntato sulla cantera, ma in questa stagione sono ben cinque le giocatrici del Barça B che hanno esordito: Ona Baradad, Maria Perez, Martina Fernandez, Marina Molina e Ornella Vignola.

Tra queste, esclusa Ferdandez, le altre solo ormai in pianta stabile in prima squadra. Ona, sicuramente, è quella con più minuti di tutte, essendo partita due volte titolare, di cui una in coppa, ed aver segnato anche il suo primo gol in Primera Iberdrola, contro il Deportivo Alaves.

Inoltre ci sono tra canterane di vecchia data, che con la nuova gestione sono esplose. Prima di tutte Pina, che in estate è tornata dopo il prestito al Siviglia, successivamente Bruna Vilamala, esplosa già lo scorso fine di stagione, ma purtroppo a causa di un infortunio grave non ha potuto mostrare il suo talento.

Infine, Jana Fernandez. Difensore versatile, sia centrale che terzino, molto brava in fase di spinta, ma molto efficiente nei ripiegamenti e ottima in fase di recupero. E’ stata una delle pedine fondamentale nel periodo in cui Leila è rimasta fuori per infortunio.

Finale di stagione

La stagione non è finita, mancano sei partite di campionato, le semifinali e probabilmente la finale della Copa de la Reina e ovviamente i quarti di finale contro il Real Madrid della UWCL.

Se il Barcellona gioca l’ultima parte di stagione come ha giocato fino ad ora, c’è una grandissima possibilità che si porti a casa tutto ciò che può vincere.

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