Le calciatrici nella storia: Alia Guagni

Leggendo qualche notizia sul calcio femminile, potremmo facilmente essere convinti del fatto che i campionati americani siano l’eden di noi appassionati di questo sport. Stipendi faraonici, stadi sempre pieni, sponsor da favola; da tutti i media ci vengono dipinti come una specie di paradiso terrestre dove tutto e tutti funzionano alla perfezione come ingranaggi di un orologio svizzero. Delle volte, proprio a causa di questo, c’è il rischio di credere (per i meno avvezzi) che le uniche giocatrici forti, e forti davvero, giochino nel massimo campionato a stelle e strisce, tutto il resto…roba inferiore. Mai cosa più sbagliata: oggi infatti tratteremo di una calciatrice tanto forte da essere corteggiata perfino dalle migliori squadre d’Europa. Oggi parliamo di Alia Guagni: difensore, terzino, esterno di fascia; ma soprattutto e insolitamente, bomber di prima scelta.

Alia Guagni mentre bacia la Supercoppa Italiana conquistata con la Fiorentina

I suoi inizi, tra l’Italia e le esperienze Americane

Cerchiamo di vederci meglio: Nata il primo ottobre 1987 a Firenze, si appassiona al calcio grazie a suo cugino di 6 anni più grande. Debutta sui campi da calcio con la maglietta della squadra omonima alla sua città natale e gioca nelle giovanili per 5 anni, dal ’97 al 2002; perché nella stagione calcistica successiva riesce a portare il Firenze nella Serie B Femminile, venendo impiegata in 21 partite su 22, e realizzando 15 reti all’attivo: già a 16 anni aveva rivelato le sue innate doti da goleador, nonostante la sua grande abilità difensiva e di corsa.

Ma la scalata non finisce qui: conquistata la promozione in A2, e dopo tre anni riesce ad arrivare alla promozione nella massima serie femminile, per tornare di nuovo nel campionato dell’A2 nella stagione 2008/2009. Alia Guagni giocherà nonostante questo nel Firenze fino al 2015, dopo aver riportato la sua squadra nuovamente in Serie A.

Durante questi anni ci sono state diverse estati che hanno visto Guagni come protagonista in America, giocando prima nel Seattle P.H.A (guarda caso stessa squadra in cui per un certo periodo ha militato Valentina Giacinti); poi nel 2013 al Pali Blues, dove ha conquistato anche una Women’s Premier Soccer League; ed infine per due estati al Tacoma 253 (campionato americano). Ma mentre Alia si rendeva protagonista nella patria del calcio femminile, in Italia avvenne una svolta destinata a cambiare le sorti della calciatrice di Firenze: nell’estate del 2015 veniva fondata la Fiorentina Women’s come sezione femminile affiliata all’omonimo club maschile.

Alia Guagni e la sua Fiorentina

Dopo aver stretto un accordo con il Firenze si trasse una conclusione, Alia Guagni doveva giocare con la Fiorentina Women’s. E di fatti così fu: nella prima stagione la squadra si rivelò subito molto competitiva, pizzandosi nei primi posti della classifica; e nell’anno successivo riuscì addirittura ad aggiudicarsi non solo lo scudetto, arrivando prima in campionato con 21 vittorie e una sola sconfitta, ma anche la Coppa Italia, battendo la compagine del Brescia per 1 a 0, con gol decisivo proprio di Guagni al quinto minuto. Questa stagione (decisamente la più importante) le permise di debuttare per la prima volta nella Women’s Champions League, arrivando fino agli ottavi di finale, per poi essere eliminata dalle tedesche del Wolfsburg.

Alia Guagni durante Italia-Brasile nei memorabili Mondiali di Francia 2019

Impossibile non citare Alia Guagni anche in ambito nazionale: ad oggi 102 partite tra U-19, U-20 e prima squadra; 10 gol e 16 anni con il tricolore al petto, dove ci ha meravigliato con le sue fantastiche cavalcate palla al piede e le sue diagonali perfette; leader in campo e fuori. Quindi nella sua carriera contiamo ad oggi 164 gol in 366 partite; un campionato italiano; una Supercoppa Italiana, due Coppe Italia ed una più recente Supercoppa di Spagna con l’Atletico. Mentre come titoli individuali troviamo: due titoli di capocannoniere in A2 (con 27 reti nel 2009 e 16 nel 2010) che ripeto non essere male per un difensore; due premi come calciatrice dell’anno AIC (2017, 2018); e per finire due titoli di squadra dell’anno AIC (2019, 2020).

 

Alia Guagni con la maglia dell’Atletico Madrid

Tutti noi conosciamo il presente e forse il futuro di Alia Guagni, ormai ben lontano da Firenze. Caratterizzato da qualche infortunio di troppo e pochi, pochissimi minuti nelle gambe per una come lei. Le condizioni fisiche non le hanno neppure permesso di giocare in Nazionale praticamente per un anno e mezzo. Dispiace a tutti non vederla più nel nostro campionato, ne sono consapevole; ma ora vi dirò cosa penso. Quando ti corteggiano certe squadre come l’Atletico Madrid, è bene sentire quello che ti dice la testa piuttosto che il cuore; perché quello lo sappiamo, resterà per sempre nella nostra Culla del Rinascimento.

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