Le Calciatrici nella Storia: Cristiana Girelli

Che cos’è il Calcio? Forse qualcuno potrebbe dirvi che sono solo ventidue deficienti che corrono dietro ad una palla. Avrebbero ragione se non fosse che teoricamente i deficienti in questione sarebbero venti, esclusi i portieri, e avrebbero fatto della loro più grande passione un lavoro vero e proprio. A pensarci bene non sono mica sicuro che siano poi così tanto stupidi. Poi ci sono quelli di scuola più boskoviana, se così si può dire, che dicono che “Il calcio è lo sport dove basta infilare la palla nella porta avversaria una volta in più dell’altro”. Forse preferisco questa definizione, seppur non totalmente conforme a mio avviso, perché dopo tutte le partite a cui ho assistito (e ormai posso dire di averne viste tante), ho capito che una filosofia come questa non è per niente sbagliata: nel calcio vince chi è più cinico.

Ma voi la sapete la definizione di cinismo? Dal vocabolario Treccani.

“Chi ostenta sprezzo e beffarda indifferenza verso gli ideali, o le convenzioni, della società in cui vive; chi non arrossisce di nulla, impudente, sfacciato”.

Sembra una definizione molto negativa, cruda; però è la verità. Tutto quello che serve nel calcio per diventare veramente grandi è scritto in quella definizione; alla quale, proprio in virtù di questo, aggiungerei nella parte dei sinonimi un altro termine. Anzi non è un termine, è un nome, inizia con la G ed è ovviamente Girelli. Questa ovviamente non vuole essere in nessun modo una critica, ma credo che pian piano, snocciolando le statistiche di questa immensa fuoriclasse possiate capire cosa mi ha spinto ad associare il termine “cinismo” a Cristiana Girelli.

Cristiana Girelli, la scheda di una fuoriclasse

Nasce il ventitré aprile a Gavardo, un piccolo comune nella provincia di Brescia, ma va a vivere con la sua famiglia nel vicino paese di Nuvolera, comune di quasi cinquemila abitanti. Fin da piccola si appassiona al calcio con manifestazioni a dir poco vivaci: sembra fosse solita giocare con il pallone nella farmacia del padre, usando gli scaffali come porte. Riuscirà a dare ben presto sfoghi anche fuori dal contesto familiare, fin dalla più tenera età infatti decide di tesserarsi con A.S.D. Rigamonti Nuvolera, dove giocherà fino all’età di quattordici anni, età massima consentita per giocare insieme ai maschi.

Girelli con la maglia del Brescia, stringe la mano ad un altro gioiello azzurro niente male

Nella stagione 2004 prende una decisione fondamentale, decide di andare a giocare nel Bardolino Verona, squadra con la quale conquisterà l’esordio in prima squadra grazie alla fiducia di mister Renato Longega, e dove giocherà ben nove stagioni. Segna 67 gol in 148 presenze con tre scudetti, tre coppe Italia e tre Supercoppe all’attivo. Anche nel 2013 però il suo futuro non è lontano dal suo paese natale, Girelli infatti decide di trasferirsi proprio al Brescia, giocando lì per cinque anni, e riuscendo a battere addirittura il suo record di gol per minuti giocati: quasi uno ogni 108’ (99 gol in 119 partite). Anche con la squadra del Brescia è riuscita ad arricchire ulteriormente il suo Palmarès (eccome), con 2 Scudetti, 2 coppe Italia e ben 4 Supercoppe.

Dal 2018 le sue prestazioni sono state acquistate dalla Juventus, club nel quale gioca ancora oggi e ha vinto già due scudetti. Esordirà anche in Champions in maglia bianconera, giocando una partita contro il Brøndby, squadra che milita nella massima serie Danese.

A Girelli non manca proprio nulla

Non c’è bisogno che illustri le immense doti tecnico tattiche di questa fantastica calciatrice (oltre al cinismo che ho già illustrato, e che credo stiate iniziando a conoscere): un destro fantastico, la possibilità di giocare sia come seconda punta, che come centravanti, o addirittura falso nueve. Un colpo di testa che è una sentenza, movimenti perfetti a portare via l’uomo in difesa, o per scattare sulla linea del fuorigioco. Lo avrete capito, si riesce a farlo anche se non si è un addetto ai lavori, basta vederla giocare: a Cristiana Girelli non manca proprio nulla.

Cristiana con la maglia azzurra

Cristiana che esulta con la maglia della Nazionale

Di questo se ne erano accorti già nel 2006 in nazionale U-19, quando esordì contro un 6-0 alla Bulgaria. Il suo primo gol invece verrà segnato da subentrata, in una partita contro la Romania, nella quale riuscì a regalarci una vittoria con una rete al 93°. Uno a zero e tutti a casa. Da quel giorno con la Nazionale ha messo a segno 49 gol in 82 partite.

La ricordiamo tutti quella benedetta giornata del quattordici giugno 2019, quando con una tripletta alla Giamaica ci spedì dritti dritti negli ottavi contro la Cina. Personalmente però non adoro guardare al passato con nostalgia, preferisco immaginare il domani con fiducia, e nel mio futuro vedo una stella, appiccicata su una maglietta blu, nemmeno tra troppi anni… non so voi. Fatto sta che tra due anni ci sarà il Mondiale del 2023, una delle occasioni in cui potrebbe chiudersi il ciclo Nazionale di questa signora qui. La fame a Cristiana Girelli e alle nostre Azzurre non manca e di tempo per prepararsi ce n’è, senza dimenticare poi gli Europei in Inghilterra questa estate.

Abbiamo tutte le carte in regola, e a Girelli l’unica cosa che manca nella sua carriera è un titolo con la maglietta Azzurra. Sognare non solo è lecito ma anche doveroso in questi casi; perché non costa nulla, ma eccome se vale molto

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