Tutto pronto a Salerno per la finale di Coppa Italia Femminile tra Juventus e Roma. Una gara che non può non valere moltissimo per entrambe le formazioni in campo: quella di Spugna per coronare una stagione che così potrebbe dirsi impeccabile, quella di Montemurro per recuperarne una terminata invece non nel migliore dei modi. Si conclude così il week-end di grande calcio al femminile dopo la finale di Women’s Champions League e lo spareggio promozione di ieri.
Al 3′ arriva la prima occasione per la Roma, con Glionna che pesca un cross di Haavi spizzato da Gama. Esterno della rete per l’Azzurra. La Juventus risponde al 7′ con il primo tiro in porta del match per opera di Girelli, in area di rigore e contornata da maglie giallorosse. Nessun problema per Ceasar. Intorno al quarto d’ora comunque è la Roma che spaventa maggiormente la propria avversaria, sopratutto con le incursioni laterali di Glionna e Haavi. Al 26′, dopo il cooling break, è Andressa invece a constringere ad un grande intervento di anticipo Salvai. La Juventus è in difficoltà. Sul calcio d’angolo successivo a quello che scaturisce da questa azione, Di Guglielmo prova la girata dal cuore dell’area, che per un niente non diventa un assist al bacio per Giacinti.
E’ in contropiede che Beerensteyn prova a colpire la Roma, costringendo però Greggi a commettere fallo tattico con successiva ammonizione. I ritmi della gara tornano a stabilizzarsi in sostanziale equilibrio tra le due squadre, senza però notificare grandissime occasioni da ambedue i lati. Le due formazioni chiudono così dopo i 4′ di recupero il primo tempo in parità.
Juventus-Roma, secondo tempo
Al 48′ azione confusissima nell’area di rigore della Juventus, con Giacinti che prova a concludere, Haavi che supporta in area e Andressa che sul rimpallo non riesce a concludere a rete. Stessa sorte per il destro di Glionna, murato dalla difesa bianconera che riesce a salvarsi dal pericolo. La Roma ad inizio secondo tempo sembra rialzare i ritmi. Al 56′ qualche segnale Juventus però, con Caruso che ci prova da fuori ma manda alto sopra la traversa di Ceasar.
Nell’altalena del match è adesso la Juventus che cresce ritmicamente. Al 62′ Bonansea sfiora di pochissimo la rete del vantaggio con una conclusione da fuori che sibila il palo di Ceasar. Con le conclusioni da fuori la Juventus cerca di impensierire la barricata giallorossa. Risponde comunque la Roma al 66′. Haavi mette un ottimo pallone per Giugliano, che cerca al centro Giacinti ma trova solo la risposta di Peyraud-Magnin, abile anche a ripulire una sbavatura in disimpegno della sua difesa.
Per la Roma, comunque, è la solita Haavi che spaventa la Juventus sulla corsia di destra, trovando innumerevoli palloni al centro per il piede di Giacinti, che oggi sembra fremere nell’area. Proprio all’81’ si rende pericolosissima la numero 11 dopo un pallone egregiamente pulito da Andressa che viene allargato per Haavi. La conclusione è a metà tra un tiro ed un cross, finisce al lato ma spaventa Peyraud-Magnin. L’ultima grande occasione della Roma nel secondo tempo però arriva dalla testa di Giugliano, che prova a capitalizzare il cross dalla sinistra di Minami. Tutta sola comunque spreca davanti alla porta.
Proprio quando la gara sembra destinata ai supplementari però, Barbara Bonansea riesce a spuntarla in area di rigore saltando più in alto anche di Linari sul cross perfetto di Boattin: al 92′ la Juventus è in vantaggio. e conquista così una coppa che salva un’intera stagione. Montemurro alza quindi l’unica coppa stagionale davanti al pubblico di Salerno, interamente nel segno della veterana Bonansea.
JUVENTUS (4-3-3): Peyraud-Magnin; Gama, Salvai, Sembrant, Boattin; Caruso, Gunnarsdottir, Grosso (Lenzini 91′); Bonansea, Girelli (Nystrom 81′), Beerensteyn. A disp.: Aprile, Nilden, Simon, Lenzini, Duljan, Pedersen, Cernoia, Nyström, Cantore. All.: Joe Montemurro.
ROMA (4-2-3-1): Caesar; Bartoli, Wenninger, Linari, Di Guglielmo (Minami 76′); Giugliano, Greggi; Glionna (Serturini 56′), Andressa (Losada 85′), Haavi; Giacinti (Haugh 76′). A disp.: Ohrstrom, Minami, Cinotti, Losada, Serturini, Ciccotti, Roman Haug, Kollmats, Kramzar. All.: Alessandro Spugna.
Ammonizioni: Greggi 34′ (R), Salvai 40′ (J), Wenniger 76′ (R), Bartoli 90′ (R).
L’anno scorso un tiro in porta al 70′ quest’anno due tiri in porta uno fuori e uno al 93°. Un grande allenatore diceva: PARTITA FINITA QUANDO ARBITRO FISCHIA LA FINE. La Roma non è riuscita a concretizzare 5-6 occasioni d’oro che ha creato. In più ha avuto la partita sempre in mano a parte qualche episodio della Juve. Non è bastato perchè sicuramente la Juve ha qualche Santo che la protegge. La Roma farebbe bene prima di entrare in campo contro la Juve di fare entrare un esorcista. Alla Roma manca un bomber, una che gol di piede e di testa. E’ vero ha Giacinti e Roman ma non bastano. Ieri Giacinti aveva la palla per il gol e l’ha sprecata con un passaggio al portiere. Haavi due volte da sola a tu per tu con il portiere le ha sciupate tutte e due e così via. Perdere al 93° fa rabbia. Mi è sembrato di vedere la Roma inizio campionato giocava molto e concretizzava di meno. Cosa dire della Juve poco o niente la difesa che ha preso più gol nella poule scudetto ha reso meglio, ma più per demerito della Roma che non è stata cinica sotto porta. Poi c’è stato il Santo che le ha detto al 93° fai il cross e Linari si è fatta sfuggire Bonansea e c’è stato il gol. IN TUTTI I MODI LA ROMA CONTRO LA JUVE HA VINTO LA PARTITA DELLO SCUDETTO 3-2 e queste ragazze mi hanno emozionato tutto l’anno