Lazio, la salvezza è ancora possibile?

Serve un miracolo ai tifosi biancocelesti. Serve un miracolo che forse nemmeno il Calcio riuscirebbe a regalare; a meno che le ragazze di Catini non decidano di ripartire da ciò che di buono è stato costruito negli ultimi mesi con lo sguardo alto e senza pensare alla classifica. La Lazio Women ha poche possibilità per salvarsi, ma se Catini riuscisse a regalare degli stimoli con qualche punto all’inizio di questo girone di andata le cose potrebbero cambiare significativamente.

Lazio ancora condizionata dalla gestione Morace?

Il campionato è partito male, e sulla gestione Morace è anche inutile tornare a discutere. Non sappiamo quanto ancora di quell’inizio scioccante abbia condizionato e stia condizionando il lavoro di Catini, costretto a tenere in piedi un palazzo che stava crollando inesorabilmente. La sensazione che la Lazio non abbia avuto la forza mentale di tenere il risultato in diverse partite la si è provata spesso. Alla prima di Catini, in Lazio-Pomigliano 2-1, dopo il gol di Andersen la squadra non ha avuto la capacità di gestire la partita con personalità, ritrovandosi schiacciata dal Pomigliano per una buona parte del match che in quel momento della stagione poteva valere il riscatto.

Stessa sinossi quella della partita contro il Napoli, altro scontro diretto importantissimo. Anche qui le biancocelesti due volte recuperate e poi addirittura sorpassate nel risultato dal Napoli allo scadere. Triplice fischio, 3-4 per le ospiti e un’altra partita fondamentale andata in fumo. Il problema della Lazio è stato quello di non esser mai riuscita a portare a casa risultati per i quali sarebbe bastata solo un po’ di malizia e attenzione in più; ed è così che in partite sudate e combattute fino all’ultimo riesci a beffarti da solo restando con un pungo di polvere e il morale a terra. La sensazione di aver fatto il massimo e di rimanere nonostante questo a 0 punti in classifica è devastante: a Formello qualcuno aspettava solo maggio per ripartire da capo.

I primi punti e le prestazioni da cui ripartire

Poi però anche il Calcio ha deciso di fare un regalo alla Lazio, e nello scontro con l’Hellas le biancocelesti ne sono uscite vittoriose dopo una prova di forza e carattere. Pittaccio viene spostata da Catini a terzino di fascia, ha più metri per esaltare il suo dinamismo e trovare palloni dentro; Visentin come al solito nell’uno contro uno mette in difficoltà la difesa di Pachera e trova un rigore al 60′ mentre la nuova arrivata Chukwudi, nonostante l’infortunio all’esordio, dimostra di poter dire la sua. Per la Lazio con l’Hellas sono tre punti e penultima posizione in classifica, ma nell’esultanza dopo il triplice fischio c’è tutta la tensione scaricata delle giornate precedenti.

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Poi arriva il Derby con la Roma, la stracittadina al Tre Fontane. Partita pesantissima giocata fuori casa, con il pubblico giallorosso che come al solito spinge tantissimo; la prestazione della Lazio in questo caso non è assolutamente da scartare nonostante il divario tecnico in campo.

Dopo esser andata in duplice svantaggio la squadra di Catini riesce a recuperare con il cuore e andare sul 2-2, ma viene beffata da una punizione di Glionna che regala il match alle sue. Anche in questo caso la Lazio viene colpita dagli episodi: tre gol su calcio piazzato (troppo passiva la difesa a uomo di Catini) e poca lucidità nel gestire il pallone tra i piedi. Se c’è un augurio però che il mister può essersi fatto è che dopo quella partita le sue abbiano capito che con il cuore e un pizzico di attenzione in più a forza di giocare così i punti si portano a casa, anche contro squadre del calibro della Roma.

Come può salvarsi la Lazio?

Con le prestazioni convincenti non ci si salva, sia chiaro. Serve vincere, servono punti; punti che però giocando con intelligenza il girone di ritorno possono arrivare. Quest’anno saranno tre le squadre a retrocedere, e ad oggi la classifica condanna Hellas, Lazio e Napoli. Le biancocelesti sono a quattro lunghezze dalle campane e a nove dall’Empoli, quartultima e salva. Alle Biancocelesti serve sicuramente vincere gli scontri diretti con Napoli ed Hellas, ma non basterebbe; è indispensabile saccheggiare qualche punto anche contro squadre come Pomigliano e Sampdoria per avvicinarsi all’Empoli e giocarsi tutto nello scontro con le Azzurre.

Sarebbe una prospettiva clamorosa è chiaro, ma puntando sui nuovi acquisti e soprattutto sulla coesione dello spogliatoio la Lazio potrebbe farcela. Non ci sono Giornate per fare punti, la Lazio non può sbagliarne nessuna. Comunque escludendo Milan, Fiorentina, Sassuolo, Juventus e Roma le biancocelesti avrebbero sei occasioni per fare bottino con le restanti squadre. C’è da dire però che gli scontri diretti verranno giocati tutti fuori casa, anche se con il centro sportivo di Formello asserragliato per ordinanza del Comune da praticamente due anni, la Lazio davanti ai suoi tifosi non ha giocato mai.

In tutto questo non dovrebbero risultare decisive le partenze di Mastrantonio e Martin, rimpiazzate sul mercato e rivelatesi (soprattutto nel caso della spagnola) non completamente funzionali al gioco di Catini.

Qual è il compito di Catini

Ora si presenta la vera sfida per Catini, quella che va oltre le abilità tattiche e tecniche di un allenatore. Ora vanno mantenuti i nervi saldi, perché il tempo per recuperare sarà sempre meno e la frenesia di fare punti può giocare brutti scherzi. Va data consapevolezza di tutto ciò che di buono è stato fatto e ripartire da quello risolvendo i problemi dettati dalla disattenzione. Responsabilizzare non serve: il gruppo conosce il peso della maglia che porta e lo trasmetterà dalle senatrici anche alle nuove arrivate. Il gioco davvero duro ora consiste nel dimenticare il girone di andata, e ripartire da capo sapendo di avere chance per potercela fare. Se il Calcio poi vorrà aiutare, la Lazio potrebbe trovarsi a vivere un miracolo; un miracolo che dovrà essere ispirato dalle gambe e dal cuore di tutti a Formello.

 

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