Fischio d’inizio e che si scateni l’inferno a Roma. Ricomincia la Serie A femminile anche per Lazio e Sampdoria, che si trovano oggi all’esordio assoluto. Partita abbastanza spettacolare per due squadre ancora in costruzione, il valore delle interpreti in campo è stato sostanzialmente equivalente.
A gestire il calcio d’inizio è la Sampdoria, che da subito dimostra la grande mano di mister Cincotta sulla gestione offensiva delle azioni. Grandi fraseggi sulla trequarti e una Lazio poco pulita in difesa hanno fatto si che già all’11’ la squadra ospite si trovasse avanti. Suggerimento verticale di Rincon a premiare un gran movimento di Martinez, battuta Öhrström che non può nulla sul destro chirurgico della guatemalteca. L’asse tra Martinez e Rincon sarà ricorrente durante tutto il match, e la vera chiave offensiva per la Sampdoria.
La Lazio invece tenterà dal canto suo di impostare la maggior parte delle azioni sulle fasce laterali, sfruttando i chilometri macinati da Heroum a sinistra e Gambarotta a destra. Difficilmente però con questa scelta tattica le biancocelesti di Morace sono riuscite ad impensierire la sicura ed ermetica difesa blucerchiata gestita di fatto dall’esperienza di Helmvall.
Dall’altra parte invece la difesa della Lazio viene gestita da una sontuosa Beatrix Fördős. La giocatrice difensiva appena diciannovenne riesce infatti a scampare la maggior parte delle pericolose azioni offensive della Sampdoria, tenendo a galla la sua squadra per tutta la partita. L’unica, grande e vera occasione per la Lazio arriva al minuto 43′ con Martin. Dopo un sanguinoso errore in uscita della Sampdoria il capitano della Lazio raccoglie la sfera tentando un pallonetto dal limite dell’area. Solo la traversa riuscirà a dire di no all’attaccante spagnola.
Lazio-Sampdoria: secondo tempo spettacolare
Il secondo tempo ricomincia quasi come è iniziato il primo. Per la Lazio entra Pittaccio al posto di Visentin, ma nemmeno il tempo di ambientarsi in campo per la romana che arriva il raddoppio della Samp. E’ ancora l’asse Martinez-Rincon che gela Formello, questa volta a segnare un gol da cineteca è la colombiana però. Scambio con Martinez e gran botta da fuori per l’ex Inter che non lascia scampo a Öhrström. Rea probabilmente la difesa della Lazio a non essere uscita tempestivamente per chiudere lo specchio alla centrocampista.
Dopo il secondo gol la squadra di casa sembra cambiare approccio alla partita: più azioni in verticale e maggiore coinvolgimento del centrocampo, più tempestivo ad inserirsi nelle offensive. Una seconda e grande occasione arriva al 55′ per Martin, al quale viene negata la gioia del gol da un grande intervento in scivolata di Pisani. E’ poi dall’altra parte ancora Martinez a sfiorare lo 0-3. Dal cuore dell’area di rigore sfrutta una cavalcata dalla sinistra di Giordano con una conclusione praticamente a botta sicura. Qui è l’intervento di Fördős a meritare di entrare negli highlights di questa giornata di Serie A: l’ungherese ci mette il piedone e fa soffocare in gola l’urlo dei tifosi doriani, sarebbe stato il gol della garanzia.
Ancora Martin poi ad essere pericolosa al 67′. Andersen si incunea dalla sinistra e serve basso l’attaccante: ottimo tocco di sinistro e colpo di reni spettacolare di Babb che fa tirare un sospiro di sollievo alle sue. Di certo si può dire che dalle discese di Andersen sulla sua fascia sono nate le più pericolose azioni della Lazio, oltre che il gol dell’accorcio. Al 75′ infatti Castiello sfrutta a rimorchio una palla perfetta della danese, che dopo aver restitito ad un paio di contrasti in area serve un assist al bacio per la numero 16. 2-1 e partita apparentemente riaperta.
Quindici minuti però non bastano alla Lazio per acciuffare un pareggio che avrebbe avuto un sapore di vittoria. Anzi, Battelani (entrata al 65′ al posto di Seghir) riesce addirittura ad impensierire nuovamente la difesa biancoceleste. Al 79′ servendo Tarenzi e all’ 81′ con uno spunto personale costringe la difesa di casa a due interventi fondamentali per restare in partita. Troppo poco decisiva negli ultimi venti metri la formazione di Morace. Grande prestazione invece delle ragazze di Cincotta, che riescono a fruttare i grandi spazi concessi dalla Lazio con giocate personali rese possibili grazie ad un grande lavoro collettivo.
Lazio: Ohrstrom; Gambarotta, Thomsen, Foerdos, Heroum; Cuschieri (Di Giammarino 76′), Mastrantonio, Castiello; Andersen, Martin, Visentin (Pittaccio 46′). Allenatrice: Morace.
Sampdoria: Babb; Novellino, Auvinen, Pisani, Giordano; Fallico, Re, Rincon (Helmvall 70′); Seghir (Battelani 65′), Tarenzi (Spinelli 92′), Martinez. Allenatore: Cincotta.
Ammonizioni: Gambarotta 57′ (L), Re 51′ (S)
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