L’aquila contro il serpente, gli opposti complementari che contribuiscono l’uno al significato dell’altro. Sembra l’inizio di una favola, e invece è solo la seconda di Serie A, è Inter-Lazio. Squadra di casa che cerca il punteggio pieno, le ospiti che invece vanno alla ricerca dei primi punti in Serie A. Con Guarino da una parte e Morace dall’altra, sembra che ci sarà solo da divertirsi.
L’arbitro dà il via alla partita, e l’Inter gestisce per prima la palla. Subito vediamo una squadra ben piazzata in campo che però non trova spazi data l’ermetica chiusura della Lazio. Il 4-4-2 di Guarino però dall’altra parte non dà mai neppure una volta la possibilità alle ospiti di ripartire, facendo grande densità al centro del campo e trovando un giro palla continuo. Questo permette un dominio dell’Inter che comunque in un modo o nell’altro riesce a trovare interessanti occasioni.
La prima è quella di Bonetti, da un calcio piazzato particolarmente defilato, che esplode un mancino potentissimo. La conclusione costringe Öhrström (tra le migliori in campo) ad un super intervento. Ancora miracoloso poi l’estremo difensore della Lazio su un’invenzione da destra di Pandini, che serve Csiszar dagli undici metri. La conclusione in porta viene neutralizzata sempre dalla svedese che, con i piedi e non in bello stile, salva ancora la sua squadra.
L’Inter spinge tantissimo e in quattro minuti crea tre grandi occasioni. Prima Merlo sempre da destra cerca una palla pericolosissima per Marinelli. Poi Bonetti dall’altra parte fa quello che vuole in area e trova solo la deviazione per il calcio d’angolo. Infine al 37′ arriva l’occasione buona: un cross fantastico di Landström trova la testa di Gloria Marinelli, MVP indiscussa della partita, che da due passi non può non segnare. 1-0 Inter
C’è tempo prima della fine del primo tempo solo per un’ altra giocata dell’incontenibile Marinelli, che rientra da sinistra con il destro e trova però solo una conclusione strozzata. Finisce la prima metà con una Lazio che non riesce mai a ripartire; complice il possesso palla dell’Inter, la copertura del campo e i punti di riferimento mai regalati alla squadra di Morace.
Inter-Lazio, secondo tempo
All’inizio del secondo tempo poi sembra che l’Inter possa replicare la partita della prima metà di gara. Subito al 47′ infatti è doccia gelata per la Lazio, con Pandini che dopo un doppio passo nel cuore dell’area scappa a Thomsen e trova un suo fallo di mano dopo il cross: è rigore per la squadra di casa. Per la Lazio è in netta salita, ma quando sul dischetto si presenta Flaminia Simonetti che sbaglia colpendo in pieno la traversa, sembra che un barlume di speranza possa ancora esserci.
Al 51′ infatti le biancocelesti trovano la forza per creare un’occasione. Andersen, per quasi tutta la partita annullata da una Merlo che sale in cattedra, riesce a sfruttare una disattenzione e infilarsi in area come fece con la Sampdoria la scorsa domenica. Una volta servita Heroum però l’occasione sfuma dopo una conclusione murata. Quando la Lazio sembra poter girare palla e giocare con coraggio l’Inter trova una sfilza di occasioni in un’azione ripetuta. Prima Simonetti di testa non trova il gol solo grazie all’intervento miracoloso sulla linea di Fordos, poi Marinelli tenta la girata su suggerimento sempre di Simonetti e sfiora la destra di Öhrström.
La grande occasione di questo secondo tempo dell’Inter però viene sciupata da un errore elementare di Portales, che prima mette il turbo e semina tutti in contropiede, poi sbaglia completamente il tempo per servire Marinelli che tutta sola si vede esser fermata dall’arbitro per fuorigioco. Da questo momento in poi però sembra che l’Inter possa essere un po’ in difficoltà, con la Lazio che trova qualche occasione al centro dell’area. La chiave di Guarino allora è stata quella di far spostare Marinelli molto larga a destra, questo le ha permesso di ricevere molti palloni in contropiede gestendo la palla e creando occasioni con la sua grande inventiva.
Al 74′ la Lazio trova un’occasione, sempre con un’Andersen che cerca di sfruttare il minimo errore della difesa nerazzurra, una volta servita Martin però arriva il muro sulla conclusione di Landström, da qui la Lazio non troverà più grandi occasioni. L’ultimo brivido è anzi imposto dall’Inter sulla Lazio: la subentrata Karchouni raccoglie una palla di Pandini dai venti metri, apre il piattone di sinistro e trova un’ancora miracolosa Öhrström a due centimetri dal o poco più dall’interno del palo.
Finisce uno a zero dunque la partita tra Inter e Lazio. Passi in avanti, quantomeno a livello difensivo per la squadra di Morace, che ancora non sembra aver trovato il ritmo per la Serie A. L’Inter gioca una partita di grande sacrificio e di contropiedi fulminanti, la disposizione in campo e gli spunti tecnico tattici sono magistrali come sempre.
Inter: 22 Durante; 13 Merlo, 2 Sønstevold, 19 Alborghetti, 3 Landström; 18 Pandini (90′ Regazzoli), 27 Csiszàr, 20 Simonetti, 17 M. Portales (64′ Karchouni); 10 Bonetti (75′ Brustia), 7 Marinelli.
A disposizione: 12 Gilardi, 5 Karchouni, 6 Santi, 8 Brustia, 11 Fracaros, 21 Regazzoli, 24 Pavan, 28 Passeri, 30 Vergani.
Allenatore: Rita Guarino
Lazio: 1 Ohrstrom, 4 Thomsen, 5 Foerdos, 8 Cuschieri, 9 Andersen, 10 Martin, 11 Heroum, 16 Castiello, 21 Mastrantonio (Berarducci 86′), 27 Gambarotta, 24 Pittaccio (69” Mattei) .
A disposizione: 22 Guidi, 6 Savini, 7 Glaser, 13 Santoro, 14 Mattei, 15 Berarducci, 20 Di Giammarino, 71 Labate, 99 Visentin.
Allenatore: Carolina Morace
Ammonizioni: Alborghetti 15′ (I), Heroum 16′ (L), Simonetti 67′ (I)
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