Emma Hayes: un’allenatrice si gioca la Champions League dopo dodici anni
Domenica 2 maggio 2021 è stato un giorno che ha segnato la storia del calcio femminile inglese, ossia il Chelsea conquista la finale della Women’s Champions League, dopo quattordici dalla prima squadra inglese, l’Arsenal, il quale vincerà la competizione contro le svedesi dell’Umeå I.K.
L’artefice di questa impresa è Emma Hayes, nativa di Camden, un borgo all’interno di Londra, il 18 ottobre 1976. Hayes non ha avuto una carriera da calciatrice, ma la sua avventura nel mondo del calcio è iniziata nel ruolo di allenatrice, partendo dagli Stati Uniti d’America, allenando il Long Island Lady Riders e la squadra collegiale dell’Iona, a New York, dal 2001 al 2006.
Nel 2006, Emma Hayes ritorna in Inghilterra, nel ruolo di vice-allenatore dell’Arsenal di Vic Ackers. Saranno due anni di successi, vincendo oltre alla Champions League, due campionati e due FA Cup. La sua avventura con le gunners durerà poco, fino al 2008, quando si apriranno le porte dell’odierna National Women’s Soccer League, per un ruolo da allenatrice sulla panchina dei Chicago Red Stars.
Sulla panchina della squadra dell’Illinois si siederà per due stagioni, fino al 2010, ottenendo dodici vittorie, undici pareggi e ventuno sconfitte. Dopo di ciò, Hayes non allenerà per due anni, fino a quando non arriva la chiamata del Chelsea che accetterà, subentrando a Matt Beard (attuale manager del Bristol City), il quale aveva accettato l’offerta del Liverpool.
Inizierà a vincere dalla stagione 2014-2015, conquistando quattro campionati (2015, 2017-2018, 2019-2020, 2020-2021), una FA WSL Spring Series nel 2017, due FA Cup (2014-2015, 2017-2018), due League Cup (2019–20, 2020-21) e una Community Shield (2020). Adesso, Emma Hayes avrà il compito di portare a Londra l’ambita coppa europea, alla sua prima occasione da manager, dopo dodici anni che un’allenatrice ha conquistato la Champions League, ossia Martina Voss con il Duisburg.