Un’ottima Roma escono sconfitte da uno Stadio Olimpico gremito di tifosi (quasi 40.000, costituendo così un record storico per il calcio femminile italiano. Il Barcellona, nel segno di Paralluelo, riesce comunque a passare di misura sulla Roma facilitando non poco la gara di ritorno.
Nel primo tempo però le giallorosse con moltissima fatica riescono a contrastare un Barcellona oggettivamente superiore sul piano tecnico. Indubbiamente la Roma imposta questa prima parte di gara in modo piuttosto ermetico, pur costringendo Caesar (sicuramente la migliore delle sue) a qualche intervento decisivo. Il primo è su Paralluelo, che al 13’ cerca la prima conclusione. Dopo pochi minuti, al 20’, anche Graham Hansen tenta la rete dopo una conclusione al volo su cross dalla sinistra. La Roma però è in netta sofferenza, e al 33’ arriva inesorabile la rete del vantaggio blaugrana, questa volta per mano di Paralluelo che riesce a trovare l’angolo destro di Caesar dal limite dell’area. I primi 45’ sono chiusi dal Barcellona nella metà campo avversaria, non differentemente da quello che in pratica è avvenuto per tutto il primo tempo.
Nel secondo tempo però la musica cambia leggermente, la Roma pian piano si scioglie sempre di più, trasportando dietro di sé un Olimpico veramente ineccepibile. L’unica vera occasione del Barcellona è quella scaturita con il super intervento di Linari che spazza sulla linea la conclusione di Oshoala. Oltre a questa occasione al 58’, il Barça notifica altre occasioni, principalmente su palla inattiva, che certamente mettono in difficoltà la Roma, difesa però da una sontuosa Caesar tra i pali. Per le giallorosse invece si notificano le occasioni di Giacinti, che si vede deviata in angolo una conclusione insidiosa dal cuore dell’area; di Andressa all’82’ (forse la più grande) che manda fuori a porta semi sguarnita è quella di Giugliano dopo due minuti, alla quale si oppone invece Panos che manda in angolo.
La Roma, scioltasi dalle catene della tensione derivante probabilmente da uno stadio gremito ed una gara dal peso specifico incommensurabile, riesce quasi a mettere alle corde un Barcellona che, quantomeno nel finale di gara, risulta leggermente impreciso e lezioso nella propria metà campo, sofferente comunque sulle due fasce esterne, da cui scaturiscono le principali azioni della Roma.
Roma: Ceasar; Bartoli (Di Guglielmo 66), Wenninger, Linari, Minami; Serturini (Glionna 61), Giugliano, Greggi (Losada 61), Haavi; Andressa Alves, Giacinti
Barcelona: Paños; Bronze (Torrejón 90+2), Paredes, León, Rolfö; Bonmatí, Walsh, Guijarro (Syrstad Engen 79); Graham Hansen (Vilamala 90+2), Oshoala (Geyse 66), Paralluelo (Crnogorčević 78)
Marcatrici: Paralluelo 34’ (B)
Ammonizioni: Giacinti (R), Paredes (B), Bronze (B).
Buongiorno, tutti gufavano e davano la Roma per spacciata e che la partita finiva con la goleada. Non è stato così, con un po’ di fortuna potevano pareggiarla e non avrebbero rubato nulla. La Roma ha combattuto fino all’ultimo minuto. Negli ultimi venti minuti il Barcellona ha avuto una grande paura. Con uno stadio stracolmo l’emozioni erano forti e avere effetti per una squadra che giocava per la prima volta all’Olimpico. La Roma non si è mai arresa, all’ultimo minuto Giacinti ha avuto un’altra palla goal, il portiere ha salvato. Non importa, ma quando tu vedi una squadra che non molla mai, le partite si possono perdere, pareggiare o vincerle che lotta fino all’ultimo minuto non puoi fare altro che amarla. Ora quello che succederà a Barcellona non importa, l’obiettivo è vincere il campionato. Con due innesti, un difensore forte a destra e un attaccante forte insieme a Giacinti la Roma diventerà una corazzata. Grazie ragazze siete state stupende, avete onoraro la maglia che indossate.