Arnold Cup: finisce con una vittoria il percorso dell’Italia

Mercoledì alle 17:45 le azzurre sono scese in campo per la terza ed ultima gara dell’Arnold Cup contro la Corea del Sud. La ct Bertolini prima della partita ha affermato: “Ora bisogna vincere”, dopo le prime due gare perse contro Belgio ed Inghilterra.

Primo pallone mosso dalle azzurre. Al 6′ Serturini vede lo spazio, mette al centro, Kim svirgola il pallone, che raggiunge la testa di Caruso che insacca. Italia in vantaggio dopo sei minuti.  Al decimo minuto, sempre l’Italia attacca sulla sinistra sull’asse CarusoSerturini e riesce a lanciare un cross dalla fascia esterna. Purtroppo però, Giacinti viene anticipata dalla difesa avversaria e l’azione non va a buon fine. Due minuti dopo, invece, è Choo Hyojoo a tentare un cross dalla fascia opposta, ma le sue compagne non riescono a raggiungere la palla. Baldi riparte senza problemi. Entrambe le squadre cercano di sfruttare le fasce per creare occasioni da gol. All’19’, Choe Yuri tenta un cross dalla destra per Son Hwayeon, ma la conclusione della giocatrice coreana è debole e finisce fuori dallo specchio della porta. La partita rimane equilibrata fino al 21′, quando Kang Chaerim cerca di sviluppare un’azione sulla destra, ma Lenzini chiude bene l’iniziativa e subisce un fallo. Al 24′ Choo Hyojoo stende Serturini sulla sinistra e l’arbitro concede una punizione all’Italia.

Dal 26′, la partita sembra essere pienamente in mano dell’Italia, con la Corea del Sud costretta a difendersi nella propria metà campo per evitare di subire gol. Alla mezz’ora, l’Italia si rende ancora pericolosa con Bergamaschi, il cui tiro viene respinto dalla difesa avversaria. L’azione prosegue con Serturini, che crossa per Giacinti, ma l’attaccante italiana non riesce a trovare la porta nonostante abbia anticipato tutti con la punta del piede. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 0-1 in favore dell’Italia, grazie alla rete di Caruso.

Secondo tempo

Cambi per entrambe le parti prima della ripresa. Nell’Italia entra Orsi al posto di Lenzini. Nella Corea del Sud dentro Shim Seo-Yeon e fuori Kang Chaerim. Primo giallo della gara al 47′ ai danni di Choe Yuri, dopo un fallo sulla neoentrata Orsi. Al 50′ Giacinti mette in mezzo, velo di Cantore poi la palla arriva a Caruso che sterza e calcia ma trova il salvataggio quasi sulla linea dell’avversaria. Dopo un minuto, l’Italia si rende ancora pericolosa con un’azione di Giacinti che calcia in diagonale all’interno dell’area di rigore e sfiora il palo. Al 54′, Serturini parte in contropiede sulla destra, arriva sul fondo e crossa, ma il suo traversone è un po’ lungo per Cantore che non riesce a deviare la palla in porta con il destro. Dopo due minuti, l’Italia effettua il primo cambio: esce Giacinti ed entra Catena. I ritmi della partita sembrano rallentare leggermente. La Corea del Sud si rende pericolosa solo in rare occasioni sulla destra, mentre l’Italia mantiene bene il possesso e cerca di costruire azioni offensive con calma e pazienza. Al 66′ doppio cambio per l’Italia, escono Serturini e Greggi ed entrano Rosucci e Bonansea.

Al 69′ l’Italia perde palla a seguito di un errore difensivo, Ji capisce tutto, recupera palla e scambia con Son e poi calcia al giro sul secondo palo. Proprio Ji al 78′ viene ammonita per un fallo su Bonansea. All’81’ ci prova dalla distanza Bonansea dopo un’accelerazione centrale, ma il pallone supera la traversa. All’85 cambio per l’Italia, Girelli entra al posto di Giugliano. Dopo tre minuti Corea ancora pericolosa sul retropassaggio sbagliato di Rosucci, poi Son calcia alto sopra la traversa. Al 92′ prova ancora dalla distanza Bonansea, ma la conclusione viene bloccata da Kim Jungmi. Dopo poco per la Corea esce Choe ed entra Park Eun-Sun. In pieno recupero, al 94′, Martina Rosucci, mette dentro il gol della vittoria a porta vuota su cross di Bonansea.

Si conclude quindi sul punteggio di 1-2 la partita tra Corea del Sud ed Italia.

Tabellino:

Italia (4-2-3-1): Baldi, Bergamaschi, Filangeri, Linari, Lenzini, Caruso, Giugliano, Greggi, Cantore, Giacinti, Serturini.
A disp: Giuliani, Schroffenegger, Salvai, Boattin, Cafferata, Orsi, Catena, Galli, Rosucci, Severini, Bonfantini, Polli, Piemonte, Girelli, Bonansea.
Ct Bertolini

Correa del Sud: 2 Choo Hyojoo, 6 Lim Seonjoo, 7 Son Hwayeon, 8 Kim Yunji, 10 Ji Soyun, 11 Choe Yuri, 12 Kang Chaerim, 13 Lee Geummin, 16 Jang Selgi, 18 Kim Jungmi, 20 Kim Hyeri.
A disp: 1 Yoon Young-Geul, 3 Hong Hye-Ji, 4 Shim Seo-Yeon, 5 Kim H, 9 Park Eun-Sun, 14 Jang Chang, 15 Park Ye-Eun, 17 Jang Y, 19 Lee Jeong-Min, 21 Ryu J, 22 Ko M, 23 Lee Eun-Young, 24 Bae Ye-Bin, 25 Chun Ga-Ram, 26 Kim Kyeong-Hee.
Ct Bell.

Una Risposta

  • Buongiorno, un vero grazie di cuore va all’allenatrice dell’Inghilterra che contro di noi ha optato per una squadra sperimentale e visto come l’Inghilterra ha asfaltato il Belgio per 6-1 possiamo essere contenti. Parliamoci in maniera chiara: la vittoria di ieri contro la Korea tutti felici e contenti? Ieri qualcosa di nuovo? Ieri un po’ meglio con Serturini ma come Carolina Morace mi domandavo a destra c’era Bergamaschi libera e non ha mai avuto palla per tutti i 45 minuti. Questo è un problema di come la signora Bertolini da dopo il mondiale di Francia 2019 ha sempre fatto giocare la squadra nello stesso modo. Cioè puntare tutto sul centravanti e quindi non aprire mai gli spazi a destra o a sinistra. Infatti sia Giacinti, Girelli e Piemonte non hanno toccato palla perchè erano sempre girate di spalle e le difese avversarie comodamente riuscivano a liberarsene. Non è colpa delle giocatrice, ma dell’allenatrice che ancora non ha capito che tutte le squadre corazzate giocano sulle fasce. L’Inghilterra con Kelly e James hanno vinto l’Europeo e ieri. Ora dico c’è ben poco da festeggiare e se giochiamo come in queste tre partite non si va lontano. Come sportivo voglio complimentarmi con la Rosucci, ieri ha salvato un goal fatto e poi l’ha fatto. Non sono Juventino, ma la Rosucci la prenderei ad occhi chiusi è una grande calciatrice a livello mondiale. Un vero spettacolo vederla in campo. Diamo a Cesare quello che è di Cesare

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