La situazione della nazionale francese non si placa in terra transalpina, tanto che persino il sindacato dei calciatori e delle calciatrici denuncia l’accaduto.
La UNFP, cioè l’Union Nationale des Footballeurs Professionels (Unione Nazionale dei Calciatori Professionistici), ovvero il sindacato dei calciatori e delle calciatrici francesi si unisce alle ragazze transalpine sulla difficile situazione che icombe sulla nazionale delle bleus.
Come non salutare il grido di allarme estremamente coraggioso lanciato questa sera dalle nostre tre bleus, che hanno deciso di ritirarsi dalla squadra della nazionale della Francia, denunciando il divario tra l’organizzazione attuale di questa squadra, le loro aspettative e i mezzi stanziati per far fronte alle attuali esigenze di altissimo livello.
Questo grido d’allarme deve fungere da catalizzatore e spingere tutte le parti interessate a prendere finalmente in considerazione le conseguenze concrete di questo ritardo che accumuliamo nel corso degli anni e il cui parossismo è denunciato oggi ai massimi livelli, nella stessa squadra della Francia.
Perché non è per mancanza di lavoro, soprattutto con le prime attrici, alla professionalizzazione del calcio al femminile in Francia, non è per mancanza di aver avvertito le istanze, di chiedere loro di ascoltare e di rispettare le giocatrici.
Diventa urgente che tutte le parti interessate spingano finalmente nella stessa direzione per accelerare senza attendere il processo in corso, il che andrà a vantaggio di tutte, comprese le parti internazionali. Questo è ciò che chiede l’UNFP!
Il supporto verso le ragazze transalpine arriva persino dall’estero, più precisamente da due esponenti del mondo del calcio internazionale, ovvero le tatunitensi Alex Morgan e Megan Rapinoe.
Sapete che è grave quando la giocatrice/capitana la più rappresentativa non può più rappresentare o giocare per la FFF. Il mio cuore soffre per Wendie Renard, Marie Katoto, Kadi Diani e tutte le loro compagne.
Queste le paorle espresse da Morgan, alle quali si uniscono quelle di Rapinoe dirette a Renard:
Con te capitano! FFF che fai?
La FFF, ovvero la Fédération Française de Football (Federazione Francese di Calcio) per ora tace e non si pronuncia davanti a tale situazuione che vede ancora a capo della guida tecnica Corinne DIacre, colei che ha letteralmente diviso lo spogliatoio della nazionale dal Mondiale 2019 in poi. Voci di mercato sembrano cconcordare che nei prossimi giorni la coach francese lascerà la guida della squadra e non farà parte dello staff tecnico per il Mondiale 2023.
Si aggiunge anche il supporto della prima calciatrice francese che cominciò lo sciopero con la maglia delle bleus, ovvero l’estremo difensore Sarah Bouhaddi:
Oggi le mie compagne prendono la stessa direzione per cercare ancora una volta di far muovere le cose. Auguro loro coraggio e porto loro soprattutto il mio sostegno.
Ma non finisce qui, perché dopo gli addii alla nazionale da parte di Renard, Katoto e Diani, si aggiunge quello di Perle Morroni, calciatice del Lione:

Avendo già indossato la maglia blues e seguito la decisione del nostro Capitano Wendie Renard e di alcune mie compagne di squadra, a mia volta desidero esprimermi in relazione alla situazione e unirmi a loro contro il sistema dirigenziale dell’attuale squadra francese per aver sofferto personalmente.
Do il mio sostegno a Wendie, Marie, Kady e a tutti quelli che interverranno perché se un giorno rivestirò la maglia della squadra francese spero che sia in condizioni migliori e con Valori adeguati ad Alto Livello. Sperando che le cose cambino ?? ??
La situazione non è assolutamente rosea in casa francese che a pochi mesi dal Mondiale in Australia e in Nuova Zelanda si ritrova in una crisi talmente grave da rischiare di non prepararsi adeguatamente alla Coppa del Mondo.