Esclusiva CFITA, Angelini: “Vi parlo della nuova Serie A”

Oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva ai nostri microfoni Martina Angelini. Giornalista e commentatrice sportiva per La7 e Sky, si è espressa sui temi della crescita e dello sviluppo del calcio femminile italiano, con un occhio anche alla Serie A, che ripartirà a breve, sulla quale ha le idee chiare. 

Al netto di una insolita stagione oramai quasi al termine, come giudichi il nuovo format? 

“Sono d’accordo con la riduzione a 10 squadre, anche all’estero tutti hanno fatto così. Non potevano fare solo 18 giornate, dovevano inventare qualcosa. Il nuovo format non mi dispiace, stimola molto le squadre alzando il livello in entrambe le fasce. Quando seguivo il femminile tanti anni fa c’erano solo due club che si giocavano lo Scudetto, ora è cambiato tutto.”

Quindi qual è la squadra che ti diverte di più?

“Ho visto tante partite e mi divertono molte squadre di questa Serie A. Il Milan non è partito bene ma ha fatto una grande partita con la Juve. La Fiorentina ha fatto benissimo all’inizio, la Roma gioca bene ma spreca tanto. Paradossalmente anche il Parma ultimo in classifica nelle ultime partite ha giocato meritando di vincere. Sono molte le squadre che giocano bene, ma forse su tutte ti dico l’Inter.”

E invece la favorita per il titolo?

“È paradossale che la Roma le abbia vinte tutte perdendo solo con la Juve. Spesso è una questione psicologica con un timore reverenziale contro la Juventus che ti porta a non far bene contro di loro. Questa formula lascia tutto aperto, la Roma se vuole vincere il campionato deve battere la Juve. Se farà il salto di qualità capendo che può farlo avrà le carte in regola.”

Il calciomercato è aperto oramai da tempo, e da qualche ora tiene banco l’indiscrezione di Eleonora Goldoni corteggiata dal Galatasaray. Che idea ti sei fatta?

“Non la conosco bene, ma credo sia una ragazza molto intelligente che lavora tantissimo. Non sfrutta solo l’immagine. Però ha bisogno di continuità e di una squadra che creda in lei. Lo scorso anno ha fatto bene quando ha iniziato a calare la pressione su di lei a Napoli. Quello turco non mi sembra un campionato così competitivo e non mi sembra il momento di pensare ai soldi. Deve capire cosa vuole fare da grande, se vorrà fare la calciatrice dovrà restare in Italia.”

La Mantovani si esprime spesso sul problema delle infrastrutture. Sono davvero un problema e un punto dal quale passare per la crescita del movimento?

“Passa anche da qui lo sviluppo. Dal punto di vista televisivo una partita giocata in uno stadio importante tende ad attrarre più spettatori. Un Parma-Juventus al Tardini attrae molto di più rispetto ad una partita di cartello giocata da un’altra parte. Gli stadi di Serie A sono fondamentali. Spero che la Juventus si sposterà: Vinovo è un bel centro sportivo, ma la Juve merita di meglio e so che ci stanno lavorando. Stessa cosa vale per il Milan.”

Un ultimo tema di grande interesse nello scorso mese è stato quello che ha coinvolto Alice Pignagnoli e la Lucchese. Quello del sociale è un problema fondamentale nel nostro mondo?

“Sulla questione generale credo che si sia data poca voce all’altra parte, sono cose che non conosco e non voglio dare giudizi. L’unica cosa che conosco è la buona fede di Alice, che conosco da molto tempo. È chiaro che le giocatrici di Serie A sono quelle più fortunate perché hanno più tutele. Le società di serie inferiori però devono adeguarsi e capire che il calcio è cambiato. Rispetto a quando ho iniziato io nel ‘98 si sono fatti passi in avanti enormi.”

Per quanto riguarda la Serie B invece, come valuti il a qualità?

“Credo si sia alzato molto il livello, visto che sono arrivate anche molte società con il maschile dietro e questo fa la differenza. Però è stato il primo anno di professionismo per la A, è giusto fare piccoli passi, ci sarà tempo per fare una transizione anche in B, con un campionato che inizia ad essere divertente con squadre importanti.

Ringraziamo moltissimo Martina Angelini per la disponibilità, la gentilezza e il tempo a noi dedicato per rendere possibile quest’intervista.

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