Con una prestazione mostruosa in attacco, il Barcellona ha ipotecato il passaggio alla finale di Torino davanti a un Wolfsburg mai in partita. Le tedesche, oltre a non sfruttare le poche opportunità avute in attacco, hanno regalato dei buchi in difesa, degni di una forma di emmental, alle avversarie. Quando ancora il risultato era un minimo ribaltabile, dopo il secondo gol di Graham Handen, un sinistro a giro seguito da una finta di destro che ha ingannato Wedemeyer in scivolata, Huth, dopo essersi infiltrata in area, è stata fermata quasi sulla linea da Paredes e Paños ha mandato in calcio d’angolo il suo secondo tiro sulla ribattuta, che avrebbe potuto svoltare la partita.
Da quel momento è stato Putellas show, la quale già nei primi secondi aveva attentato alla porta del Wolsburg per portare in vantaggio il Barcellona, venendo però parata da Schult. La centrocampista ha prima servito con un filtrante telecomandato Marta, che ha appoggiato per Hermoso, brava a concludere, e poi ha approfittato delle marcature troppo leggere di Hendrich e Janssen. Ovviamente a tu-per-tu con il portiere non ha sbagliato, pur colpendo prima il palo dopo una una deviazione dell’estremo difensore, chiudendo così sul 4-0 un primo spettacolare.
La principale colpevole di questa sconfitta è sicuramente Janssen, in crisi sin dai primi minuti, quando si è fatta scappare Aitana Bonmatí sulla battuta di un calcio di punizione apparentemente innocuo a centrocampo. Il lungo passaggio di Rolfö ha ingolosito la giocatrice del Barcellona, che ha apparecchiato il primo svantaggio al Wolfsburg, cogliendo questo cioccolatino e portando la partita in discesa. La prestazione negativa della capitana tedesca è culminata infine con un cartellino giallo per un fallo da rigore, generosamente fischiato dalla signora Bastos, su Alexia Putellas, sicura dal dischetto per annullare il gol di Roord, che timidamente aveva riaperto i giochi in vista del ritorno.
La leader del Barcellona ha virtualmente messo fine alle speranze del Wolfsburg, che nel secondo tempo si era difeso abbastanza bene con Schult. Il portiere biancoverde ha negato la rete sia a Crnogorčević sia alla sua sostituta Pina, mandando sulla traversa il pallone. Non è bastato. E non basterà nemmeno un’altra prestazione simile in Germania, dove ci sarà bisogno di serrare bene la porta e spingersi in avanti in modo cinico. Per quanto visto in questo primo atto, sembra difficile però possa esserci un’epica rimonta, anche con il supporto del pubblico, che ha giocato un ruolo importantissimo anche questa sera per le blaugrana: 91.648 presenti al Camp Nou.
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— FC Barcelona Femení (@FCBfemeni) April 22, 2022
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