Marta ha annunciato sui propri canali social di aver subito un infortunio grave ai legamenti crociati nel primo tempo della sfida dell’ultimo sabato tra Orlando Pride e North Carolina Courage, uscito vincente per 1-0. Previsioni esatte per il rientro, al momento, non ce ne sono, ma è certo che la numero dieci non potrà essere presente nella lista delle convocate del Brasile per la Copa América, fissata dall’8 al 30 luglio in Colombia, nonostante l’ottimismo del suo post.
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“Gente, sono qui per informarvi che nella nostra partita di sabato ho subito un infortunio al ginocchio e dovrò operarmi. Sfortunatamente, sarò fuori gioco per un po’. Questo sarà un altro capitolo del mio viaggio e sono sicura che ne uscirò più forte! Ora è il momento di concentrarmi sulla mia guarigione per tornare a fare ciò che amo di più, rappresentare il mio Paese, la mia gente e la mia squadra. Grazie per il supporto d’amore“, ha scritto Marta.
Lance da Marta, que já recebeu atendimento e foi substituída ⬇️
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— Orlando Pride Brazil (@orlpridebrazil) March 26, 2022
Dopo le speculazioni per un suo ritorno in Brasile per giocare nella sua squadra del cuore, il Corinthians, durante la fine del 2021, aveva deciso di rinnovare per un anno, con opzione per un’altra stagione in base al rendimento, assieme all’Orlando Pride, di cui è ormai una bandiera. Il 20 marzo aveva perfino debuttato con la fascia da capitano al braccio, che avrebbe portato fino alla fine della sua sesta stagione con la maglia viola.
Sfortunatamente non sarà così, tanto nel club, quanto in Seleção, di cui Marta è un perno indiscutibile. Malgrado il ricambio generazionale attuato da Pia Sundhage e gli addii un po’ polemici di Cristiane e Formiga, la trequartista 36enne è sempre rimasta al centro del progetto della nazionale brasiliana. I continui record macinati e una forma smagliante, nonostante l’età, le hanno sempre consentito di mantenere lo status di intoccabile, giustamente. Durante i Giochi Olimpici di Tokyo era infatti diventata, con 13 gol totali, la seconda miglior marcatrice della storia di tale evento, dietro solo di una rete proprio alla sua ex compagna Cristiane.
Ora la C.T. svedese dovrà riorganizzare tutto il centrocampo per fornire all’attacco del Brasile l’apporto che Marta è solita dare. La prima, quella più semplice, soluzione tattica potrebbe essere quella di arretrare Debinha, che come centravanti non ha mai dato grandi sicurezze, e lasciare da sola davanti Gabi Nunes, la miglior marcatrice della storia del Brasileirão. Un nuovo modulo invece è meno probabile, ma non stravolgerebbe il tridente composto dalla solita Debinha, coadiuvata da Duda e Bia Zaneratto. Inoltre darebbe molto più spazio a giovani in ascesa, come la polivalente Angelina.
È però una perdita troppo importante per essere riparata con qualche cambio dalla panchina. Marta va aldilà degli schemi tattici. Marta è più di una semplice pedina in campo, ma una leader che mantiene il gruppo saldo e unito, che ispira le nuove leve e le tranquillizza nei grandi tornei. Vincere la Copa América, di cui il Brasile è sette volte campione su otto edizioni, e di conseguenza qualificarsi in questo modo ai Mondiali del 2023 sarà quindi più faticoso del previsto, contando anche l’innalzamento del livello tecnico di squadre come Cile, Argentina e Colombia.
#TheBest FIFA Women’s Player 2018 nominee | Marta
Lifted @CAFemChile2018 trophy with @CBF_Futebol as captain pic.twitter.com/f7D7GK0L0k
— FIFA Women's World Cup (@FIFAWWC) July 24, 2018