Formazione di giornata:
(3-4-3)
Capelletti; Guagni, Orsi, Kristjánsdóttir; Bergamaschi, Cernoia, Dubcová, Boquete; Thomas, Clelland, Dellaperuta.
A disposizione: Baldi, Öhrström, Sønstevold, Gama, Haavi, Bonansea, Bonetti, Sabatino.
Capelletti: il portiere empolese ha compiuto grandi parate, salvando diverse volte il risultato che poteva essere più ampio.
Guagni: la più pericolosa della squadra rossonera, una spina nel fianco sulla fascia destra. I suoi cross, dolci e morbidi, bucano la difesa blucerchiata confezionando due assist per le sue compagne.
Orsi: rocciosa in difesa, recupera un gran numero di palloni e segna anche un gol: la numero 20 neroverde disputa davvero un’ottima gara.
Kristjánsdóttir: esordio stellare per il difensore islandese, che seppur non ha segnato nessun gol, ha compiuto due interventi chiave: uno su Labate nel primo tempo e uno a pochi minuti al termine su Visentin.
Bergamaschi: il capitano rossonero anche oggi disputa una partita sontuosa, impreziosita da una rete.
Cernoia: è il suo mancino a riaprire una partita che sembrava prendere la via di Firenze. Non solo il gol, ma cross alla ricerca delle compagne, contrasti e falli subiti, fanno di lei una pedina imprescindibile per la Juventus.
Dubcová: è sempre pericolosa, tanto in termini offensivi quanto in fase di costruzione. Segna la rete del 3-0 in una partita senza storia.
Boquete: è la Boquete che siamo stati abituati a vedere all’estero e nel primo periodo milanista. Sulla trequarti juventina è un pericolo costante, cerca passaggi chiave e sfida a contrasto le portatrici di palla bianconere in uscita.
Thomas: una doppietta da urlo. La prima rete è da attaccante vero: senso della posizione e mente fredda a superare in lob l’estremo difensore della Sampdoria. Chiude la pratica in contropiede con un destro chirurgico che non lascia scampo a Tampieri.
Clelland: sta tornando la Lana di un tempo. Mette a referto altre due reti e alterna giocate importanti ad assist efficaci, come quello fornito a Dubcová.
Dellaperuta: la statunitense, subentrata nel secondo tempo, è stata una delle trascinatrici della rimonta campana, con le sue giocate e con la sua rete che porta a casa i tre punti.
A disposizione:
Baldi: una piovra che para e respinge ogni conclusione delle sue ex compagne.
Öhrström: monumentale. La numero uno laziale ha sfoderato le sue armi migliori, mantenendo a galla le sue in almeno in due occasioni. Nel primo tempo impedisce a Marinelli il vantaggio usando la manona, mentre nella seconda si stende e devia cln il piede il possibile 2-1 di Bonetti.
Sønstevold: brava a coprire le avanzate laziali e a far ripartire l’Inter all’attacco.
Gama: l’autogol è frutto fortuito di un corretto anticipo su Sabatino, uno dei tanti provvidenziali della partita. In una difesa più disordinata del solito, mette una pezza a molte incursioni pericolosi alla coppia d’attacco viola.
Haavi: regala la vittoria alle sue compagne e serve cross per tutta la gara.
Bonansea: in un primo tempo grigio delle bianconere, la numero 11 è la più dinamica sia in in attacco che in centrocampo e si fa carico di buoni contrasti, utili al recupero palla. Nella seconda frazione la sua spinta è maggiormente offensiva.
Bonetti: senz’alcun dubbio MVP del match, non solo per la doppietta che regalato la vittoria all’Inter. L’attaccante nerazzurra è stata una delle più pericolose delle sue, con strappi in velocità, dribbling di classe e conclusioni velenosissime.
Sabatino: grazie al suo pressing, spinge la difesa delle bianconere a sbagliare, specialmente in occasione dello 0-1 viola, sull’errore commesso da Aprile. Nel secondo gol invece ci mette la zampata, viene assegnato autogol, ma c’è sempre lei a propiziarlo.