Juventus vince i rigori e raggiunge il Milan in finale

Al Benito Stirpe di Frosinone la Juventus batte, solo ai calci di rigore, il Sassuolo nella seconda semifinale di Supercoppa italiana, raggiungendo il Milan in finale.

Fino dai primi minuti i ritmi sono altissimi, con cambi di fronte continui e occasioni più o meno ghiotte da entrambe le parti.

Si fa vedere subito in attacco la squadra di Giampiero Piovani, in particolare sulla destra, ma la Juventus non ci sta e al 7’ Arianna Caruso taglia perfettamente tra le due centrali neroverdi, involandosi verso Diede Lemey, che aspetta fino alla fine a buttarsi e devia il tiro.

Il detto sarebbe gol sbagliato gol subito, ma per le campionesse d’Italia non è così. Dopo esattamente tre minuti, al 10’ Amanda Nilden, dopo il tiro deviato di Andrea Staskova, di mancino porta in vantaggio le bianconere.

Neanche il tempo di riprendere il gioco al 11’ le emiliane riaprono il match. Lana Clelland riceve la sfera all’altezza della tre quarti, si gira illudendo l’intervento di Martina Rosucci, s’invola verso la porta bianconera e gela Pauline Peyard-Magnin.

Dopo il pareggio il Sassuolo continua a macinare gioco e occasioni, cercando di sfruttare le “difficoltà” della linea a tre della Juventus. Al 23’ Kamila Dubcova si gira in maniera perfetta in mezzo all’area di rigore, ma invece di concludere cerca un dribbling e per il tempo di tiro.

Se le emiliane cercano di sfruttare gli strappi in velocità di Clelland e le qualità di Haley Bugeja, che ha lasciato sul posto in varie occasioni le giocatrici juventine, le bianconere invece cercando di approfittare degli errori delle avversarie.

La squadra di Joe Montemurro ha sfruttato in varie occasioni parecchie leggerezze delle neroverdi, in particolare quella di Benedetta Orsi al 44’, che cerca il retropassaggio con Lemey già più alta, ma l’estremo difensore belga salva l’autogol e nega anche il gol a Cristiana Girelli.

All’inizio del secondo tempo, Piovani sfodera l’arma segreta: Sofia Cantore. La mancata titolarità della giocatrice lombarda è stata la sorpresa della partita, in particolar modo visto la grande prima parte di stagione disputata.

Proprio da uno scatto della numero undici neroverde, al 57’ il Sassol confeziona la prima azione pericola della seconda metà, conclusa poi con un tiro leggermente alto di Alice Parisi.

Un minuto dopo, al 58’ Girelli suona la carica. La numero dieci bianconera, si gira tranquillamente, illudendo Tamara Dongus, per poi caricare la conclusione che finisce fuori di poco.

Continua a spingere la Juventus, che 68’ rischia ti trovare il vantaggio, con Staskova, servita perfettamente da Nilden, ma Lemey è bravissima ad anticipare la ceca e salvare le sue.

Con gli ingressi di Lisa Boattin, Sara Gama e Lina Hurtig, le campionesse d’Italia prendono in mano le redini della partita e si riversano completamente in attacco. La difesa emiliana traballa, ma Lemey si fa trovare pronta.

Non bastano novanta minuti, perciò entrano in gioco i rigori. La lotteria è aperta dall’errore di Boattin, con Lemey che para perfettamente. Dopo l’errore della compagna, le juventine non sbagliano più, ciò che fa Cantore, colpendo la traversa, e Philtjens, facendosi parare il rigore.

La finale, tra Juventus e Milan, si terrà sabato 8 gennaio alle ore 17.30 sempre a Frosinone.

JUVENTUS – SASSUOLO 1-1 (5-4 dpc)

Marcatrici: Nilden (J) 10’; Clelland (S) 11’

Formazioni:

JUVENTUS: Peyraud-Magnin; Hyyrynen (Lundorf 87’), Lenzini, Nilden (Gama 73’); Caruso, Pedersen, Zamanian (Boattin 60’), Rosucci (Hurtig 73’); Bonansea, Girelli, Staskova.

SASSUOLO: Lemey, Filangeri, Mihashi, Dongus, Philtjens; Orsi (Iriguchi), Dubcova, Parisi (Benoit 70’), Santoro; Bugeja (Cantore 46’), Clelland.

Ammonizioni: Orsi (S) 38’, Clelland (S) 65’

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