Milan-Hellas Verona: degno finale di campionato

Milan-Hellas Verona. Ultimi novanta minuti per il Milan di Ganz e per il Verona di Pachera. La partita è un degno finale di stagione per due formazioni che hanno conquistato i loro obiettivi stagionali e che possono giocare senza gambe pesanti. Le formazioni sono sintomo del peso della partita, che ha permesso ai tue coach di sperimentare anche con cambi azzardati. Assente Giacinti nel Milan, sostituita nel ruolo di capitano da “Flash” Bergamaschi.

Primo tempo: il gioco delle parti

E’ il Milan a giocare il primo pallone della partita e ad imporre il suo gioco al Verona di Mister Pachera. Le rossonere infatti partono subito forte gestendo il pallino del gioco, e già dai primi minuti iniziano a macinare considerevoli occasioni. La prima è più potenziale che materiale, con un contropiede sprecato da un passaggio mal calibrato di Bergamaschi (oggi con la fascia al braccio). La seconda invece poteva concretizzarsi in gol con più facilità: Hasegawa si inserisce, Boquete la vede e la giapponese tentando una conclusione in lob finisce per servire centralmente Durante. Il duetto ispanico-orientale, considerato che gli opposti spesso si attraggono, potrebbe fare faville per tutta la partita, ma il Milan spreca diverse occasioni e l’Hellas non sta di certo a guardare.

Già al decimo, complice una disattenzione della difesa rossonera Jelencic potrebbe far male in diagonale, ma spreca di molto al lato. La croata grazia alla prima occasione, ma punisce nella seconda. Se nel primo caso il regalo era da parte del Milan, dopo tre minuti è l’ex Huelva ad inventarsi la giocata da fuoriclasse. Dopo aver raccolto un pallone dai trenta metri scaglia un mancino che Babb non può affatto agguantare. Uno a zero Hellas e Milan che vanifica tutti gli sforzi.

Dopo dei minuti di riassetto tattico le ragazze di Ganz però ricominciano a macinare gioco, e dal 26′ ricomincia l’attacco sfrenato. In un paio di giri di orologio la solita Hasegawa crea due grandi occasioni. La prima su un suo cross raccolto da Dowie, con l’inglese che di testa costringe Durante ad un grandissimo intervento, poi spazzato da Ambrosi prima di un possibile secondo tentativo. La seconda invece è la ricerca di un eurogol-fotocopia a quello di Jelencic, con il piede opposto e meno distante: questa volta è Mella ad alzare la conclusione in angolo e a salvare la difesa.

Dopo un altro grande salvataggio di Durante, salda con i pugni su punizione di Mauri, il Milan commette un altro errore in difesa. Susanna in questo caso, come Jelencic al decimo, non ne approfitta e finisce per replicare un tentativo di alleggerimento per Babb. Spesso a gol sprecato ne corrisponde uno subito, detto che il Verona ha avuto modo di provare sulla pelle quest’oggi. Al 38′ le padrone di casa approfittano, loro si, di un grandissimo errore difensivo di Colombo. La bergamasca infatti sbaglia a dosare il passaggio per Durante, che pressata da Dowie sbaglia lo stop e permette all’attaccante di marcare uno dei gol più semplici della sua stagione.

Primo tempo che termina con un tutto sommato giusto 1-1, sia il Verona che il Milan facendo il gioco delle parti (le ospiti difendendo bene e le padrone attaccando con caparbietà) hanno disputato degli ottimi primi quarantacinque.

Secondo tempo: stesso canovaccio

Ricomincia il secondo tempo, questa volta con il Verona un po’ più propositivo. Passeranno otto minuti prima di vedere una grande occasione per le gialloblù, con Susanna da sola sfiora il gol da cineteca. Con un paio di finte passa la difesa del Milan facilmente e conclude di un soffio al lato: primo brivido del secondo tempo. Dopo una serie di occasioni poco pericolose da ambedue le parti però arriva come un fulmine a ciel sereno per Maurizio Ganz il 2-1 Hellas al minuto sessantasette.

E’ sempre l’olandese Vanessa Susanna a seminare panico tra le fila rossonere. La palla viene recuperata da Santi su una addormentata Boquete, che poi serve la classe ’97 da Tilburg che beffa Piazza (subentrata al posto di Babb) concludendo con il pallone che lemme lemme si accomoda oltre la linea di porta.

Il Milan di Ganz però non ha mai dimostrato di essere una squadra molle. Anche dopo aver subito il raddoppio continua a cercare la reazione, trovandola dopo appena cinque minuti. Boquete, che nel bene e nel male è sempre protagonista durante il match, imbuca per Hasegawa che di tacco trova Tamborini (entrata al posto di Dowie). Dormita della difesa Hellas e subito conti pari per Ganz.

Prima del fischio finale, in cui il Milan proverà con le unghie e con i denti ad acciuffare i tre punti per concludere in pompa magna la stagione, Susanna per non farsi mancare nulla trova il modo di far tremare di nuovo il silente Vismara. Dai venti metri cerca un destro che fa fischiare il vento intorno al pallone. Sassata alla “Rombo di Tuono” Gigi Riva che di un soffio sfiora il palo. Due i minuti di recupero, tre i fischi del signor Andreano che pongono fine alla stagione di Milan e Verona.

Grande, grandissima partita degna di una stagione quasi trionfale per il Milan, e tutto sommato soddisfacente per il Verona. Se la formazione di Pachera dovesse giocare sempre così nella prossima stagione sarebbe sensato rivedere i propri obbiettivi stagionali e puntare più in alto. Il Milan, con Champions e Scudetto da giocarsi è obbligato ad un mercato estivo da fuochi d’artificio.

Milan: Babb (46′ Piazza), Vitale (75′ Longo), Agard, Spinelli, Bergamaschi, Hasegawa, Mauri (80′ Simic), Rizza, Dowie (46′ Tamborini), Salvatori Rinaldi (88′ Coda). A disposizione: Giacinti, Grimshaw, Kulis, Conc.

Hellas Verona: Durante, Mella, Ambrosi, Jelencic, Ledri, Colombo, Santi, Sardu, Motta, Haydee, Nichele. A disposizione: Gritti, Perin, Solow, Meneghini, Oliva, Marchiori, Pasini, Mancuso, Zoppi.

Marcature: 14′ Jelencic, 40′ Dowie, 68′ Haydee, 73′ Tamborini

 

 

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