La delusione del presidente della Torres

Andrea Budroni, presidente della Sassari Torres, ha comunicato grande delusione per la vicenda accaduta con la società dell’Apulia Trani dopo il pareggio per 0-0 in campionato.

Successivamente al pareggio a reti bianche del 15 gennaio 2023 valida per la 13^ giornata del campionato di serie B tra Sassari Torres e Apulia Trani, la società pugliese ha chiesto il ricorso in tribunale in data 26 gennaio.

Le accuse dell’Apulia nei confronti della squadra sarda per la suddetta gara riguardano i nomi di calciatrici che la squadra tranese non ritiene essere “formate” e dunque indisposte a giocare la gara sopra indicata.

Le atlete nominate dalla squadra di mister Giuseppe Curci sono Marica Deiana, Angela Congia, Adele Pontillo, e Francesca Pitittu. Tutte le seguenti calciatrici sono quindi state esaminate dal giudice sportivo della FIGC che ha rilevato essere tutte quante nate dal 2004 in poi e di essere tesserate presso la FIGC in maniera continuativa sino alla stagione corrente di serie B.

Perciò la federazione italiana nel comunicato ufficiale N.115/DCF ha respinto il reclamo dei pugliesi e confermato il punteggio di 0-0 maturato sul campo di gioco del Basilio Canu di Sennori (SS).

A seguito di ciò il presidente delle sarde, Andrea Budroni, si è pubblicamente espresso:

Sono rimasto veramente dispiaciuto per il ricorso presentato dall’Apulia Trani al termine della sfida pareggiata 0-0 contro di noi lo scorso 15 gennaio. I dirigenti della società pugliese hanno cercato di vincere la partita a tavolino denunciando delle nostre inesistenti irregolarità legate al percorso di alcune calciatrici del 2004. Non mi sarei mai aspettato un comportamento del genere da persone che ho sempre reputato amiche. Ciò che più mi ha lasciato l’amaro in bocca delle accuse mosse dalla loro dirigenza, è stata l’infondatezza dei dati su cui si basavano. Hanno provato a sparare nel mucchio con la speranza di far trovare ai giudici qualche irregolarità tale da fargli conquistare tre punti immeritati. Immeritati sia per loro, sia per noi, la gara è terminata 0-0 nessuna delle due squadre è riuscita a segnare il gol vittoria. Sono dell’idea che le partite si vincono sul campo e non attraverso i tribunali sportivi. Saper accettare il verdetto dei novanta minuti è sintomo di sportività, ciò su cui ogni attività agonistica si basa. Nello sport questo modo di agire non ha senso di esistere, non si addice a dirigenti di società sportive.

Dal primo momento in cui ho appreso la notizia sono sempre stato sereno. La mia società lavora sempre nel pieno rispetto delle regole. Queste vicende mettono molta tristezza. Il Giudice Sportivo è stato chiaro nel suo dispositivo. Ha scelto, senza averne l’obbligo, di entrare nel merito per chiarire che la Torres Femminile si era comportata correttamente. Nonostante questo l’Apulia Trani ha deciso di andare davanti alla Corte Federale. Il risultato è stato naturalmente lo stesso. Questa vicenda mi ha lasciato senza parole e senza sonno. L’apprensione era tanta, a tal punto da non farmi dormire bene. Un punto in meno in classifica per la Torres Femminile, in questo momento del campionato, poteva costarci caro. Io non mi sarei mai comportato in questo modo. Ci battiamo per portare avanti strategie comuni, per dare forza al nostro progetto complessivo nel campionato di Serie B e poi ci si ritrova a dover affrontare una vicenda così triste. Sono indignato.

Parole pesanti a fronte di una situazione che ha scosso per un paio di settiamen il mondo della serie B italiana, ma che non ha causato variazioni in classifica e lasciato entrambe le squadre continuare a combattere verso l’obiettivo della salvezza. Sia la Torres che il Trani navigano in cattive acque, visto che le sarde occupano il terzultimo posto a 11 punti, mentre le pugliesi si trovano in ultima posizione a 4 punti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *