La AFE (Asosiación de Fútbolistas Españoles), l’associazione delle calciatrici spagnole, ha presentato un comunicato spiegando le mancate assicurazioni del Rayo Vallecano verso le proprie giocatrici.
Da giorni la AFE è in contatto permanente con le calciatrici non tesserate, cosa che riteniamo inammissibile. L’AFE ha inviato domenica scorsa una lettera, sia al Rayo Vallecano, in qualità di società, sia ai suoi servizi legali, informandoli dell’obbligo di registrare immediatamente le calciatrici alla Previdenza Sociale.
Se non si registrano, le calciatrici rischiano di essere lasciati in una situazione di totale indifesa e insicurezza legale in caso di infortunio. La nostra Associazione si è rivolta al Rayo Vallecano questo lunedì mattina, senza ricevere al momento risposta. Riteniamo questa situazione estremamente grave, in quanto vengono violati i diritti del lavoro delle lavoratrici del club, in violazione di quanto previsto dal Contratto Collettivo delle calciatrici professioniste di Prima Divisione. La stessa cosa è successa la scorsa stagione, quando le giocatrici sono state dimesse solo pochi giorni prima dell’inizio della competizione ufficiale, allenandosi per giorni senza che la loro situazione si regolarizzasse, come sta accadendo oggi.
Una situazione che si ripete dunque in casa Rayo, alle porte della capitale Madrid. Molte le calciatrici che ancora non sono regolarmente assicurate dal club in caso di infortunio durante una gara o un allenamento.
Il 5 settembre inizia la stagione 2021-2022 in terra spagnola e le numerose ragazze non ancora assicurate rischiano seriamente di non cominciare il campionato se il club non provvede urgentemente ad assicurarli entro tale data.
La prima giornata prevede le ragazze del Rayo Vallecano sfidare in trasferta l’Atlético Madrid dell’italiana Alia Guagni.