Con due giornate di campionato da dover disputare e una finale di Coppa che le attende, con l’attesa di conoscere la rivale tra Res Roma VIII e Palermo, le ragazze del Venezia stanno vivendo una delle migliori stagioni della loro storia, grazie soprattutto a mister Beppe Marino che ha parlato proprio di questi traguardi in esclusiva ai nostri microfoni.
Allora mister, proviamo a tracciare un bilancio della stagione del Venezia fino ad ora.
È stata una stagione positiva, che ha coinciso con l’inizio di un progetto. Ci sono state delle difficoltà all’inizio visto il livello della serie C che si è alzato, ma la squadra ha avuto un enorme miglioramento grazie anche al mercato invernale. Purtroppo gli scontri diretti sono andati male a causa di episodi, ma un obiettivo l’abbiamo raggiunto con merito: la finale di Coppa Italia.
Obiettivo raggiunto grazie a un percorso di gruppo di squadra e di società sempre presente.
La prossima gara sarà in casa del Venezia 1985, derby cittadino. C’è tensione nello spogliatoio?
No, alle ragazze cerco sempre di trasmettere tranquillità. Certo, il derby è una partita a sé ma la prepariamo come al solito e l’obiettivo è di conquistare gli ultimi sei punti disponibili. Dobbiamo solo sperare nel meteo visto che giocheremo in un campo di erba naturale , la nostra priorità è quella di esprimere un bel calcio e se le condizioni del terreno di gioco non sono ottimali è normale che riscontreremo più difficoltà.
La concentrazione è rivolta verso il Venezia 1985 e quindi alla Rinascita Doccia o la testa è già alla finale?
Da sempre combatto per avere la mentalità di pensare ad una partita per volta. In più occorre lavorare sulla mentalità e sulla preparazione fisica delle singole. Le ragazze, come ogni gruppo di atleti, sono diverse tra loro e occorre gestirle nella maniera più consona in base alle loro inclinazioni.
Ci sarà una maniera diversa nell’affrontare la Res Roma VIII e il Palermo per la finale di Coppa?
La differenza non sarà sull’impostazione, ma sulla strategia. Il Palermo è una squadra composta da giovani e lavora sul collettivo, mentre la Res è composta da ragazze esperte che hanno anche giocato in B e in A come ad esempio Alessia Cianci, Patrizia Caccamo, Vanessa Nagni, Luana Fracassi e molte altre. Sono due squadre diverse, ma per noi è un sogno essere arrivate fin qui.
Come ogni squadra allenata da lei, il gioco della squadra è impostato sul divertimento, sia per le ragazze sia per chi guarda. Qual è il segreto della squadra?
La prima regola che chiedo al alle ragazze e quella di divertirsi e far divertire Il calcio alla fine è un gioco ed è sempre importante la parte ludica , soprattuto nei lavori settimanali.
Il sistema di gioco poi ha come priorità il collettivo , il lavoro di squadra dove armonia e gioco sono principi fondamentali.
Dico sempre che noi abbiamo una missione quella di far innamorare la gente del calcio femminile e l unico modo che abbiamo è quello di dare spettacolo e far divertire ci guarda
Ecco, appunto parlando di tifosi, fuori dallo stadio, c’è seguito da parte dei veneziani verso la squadra femminile?
Sì, ho notato che in generale si parla molto del calcio femminile senza concretezza e con poche conoscenze. Qui invece ho trovato una famiglia: si dà la stessa importanza della squadra maschile. Un mese fa fummo invitati a un aperitivo con i tifosi
Tutto ciò succede quando, come in questo caso, la scoietà crede nelle donne.
Quindi c’è presenza della società e la figura del patron Duncan Niederauer con voi?
Assolutamente sì. C’è molta attenzione. Posso affermare che questo è stato un anno sereno e la società merita più della categoria in cui milita.
Quanto ritieni di essere cresciuto in quest’ultima stagione nel ruolo di allenatore?
Tanto. Noi allenatori cresciamo ogni anno con obiettivi che ci prefissiamo insimee alle società e agli atleti. Un esempio è ciò che chiesi a inizio stagione a Isabel Cacciamali di far sì che arrivasse in doppia cifra, e infatti è attualmente a quota 19 reti.
In più sono state portate in prima squadra delle ragazze provenienti dalla Primavera che ho fatto esordire: Mattiello, Tiozzo, Grossi e Fassin.
Siamo cresciuti tutti in società e merito va anche alla nostra direttrice Grazia Trentin e al direttore tecnico Cristian Molinaro.
Personalmente avendo 40 anni so di essere ancora giovane e di avere una lunga carriera davanti. Sono cresciuto e posso crescere ancora di più.
Inizi già a pensare alla stagione futura o è ancora presto?
Per ora penso a finire la stagione, poi con calma con la famiglia del Venezia vedremo cosa sarà saggio fare.
Dal presente costruiremo il futuro.
La redazione di Calcio Femminile Italia ringrazia mister Giuseppe Marino, l’addetto stampa Alessandro Basso e la società del Venezia per l’intervista augurando all’intero gruppo un buon fine di campionato, nonché il meglio per la finale di Coppa Italia.