Roma-Juventus: il tricolore è quasi giallorosso

Si disputa al Tre Fontane una delle gare più attese di questa poule scudetto, quella tra Roma e Juventus. Rispettivamente prima e seconda classificata si sfidano in una partita dove la Juventus di certo non può permettersi di sbagliare: farlo pregiudicherebbe garvemente la possibilità di vincere il titolo e giocarsi eventualmente il tutto per tutto nell’ultima gara, proprio contro la Roma.

Al 3′ minuto il primo guizzo della Roma che impegna i guantoni di Peyraud-Magnin, con Andressa che scappa sulla linea di fondo e cerca un gol da posizione defilatissima. Nessun problema per il portiere francese. Sulli sviluppi di un angolo però la squadra di Spugna si rende davvero pericolosa quando il pallone viene ottimamente lavorato da Wenniger e alzato per la testa di Linari. Solo la traversa strozza in gola l’urlo delle giallorosse.

Lo spauracchio forse aiuta le Juventus a regire in una partita dai ritmi altissimi. Dopo un errore in disimpegno di Di Guglielmo, Bonansea riesce ad approfittarne e, nel cuore dell’area di rigore si incunea con grandissima agilità e con il sinistro riesce ad incrociare da posizione difficilissima battendo Ceasar: lato corto della rete e 0-1 Juve. In 1′ succede poi di tutto, dopo la ripresa bastano venti secondi alla Roma per trovare il gol del pareggio dopo un ottimo aggancio di Giacinti che sterza, conclude con il sinistro e, sulla respinta, favorisce il tap-in di Andressa. E’ subito 1-1.

I ritmi però non sembrano abbassarsi minimamente e, dopo una prima colossale occasione con Beerensteyn al 22‘, dopo appena un minuto l’esterno olandese riesce a scappare benissimo sulla sinistra, dove Di Guglielmo soffre tantissimo, riuscendo a pescare un fallo in area di rigore per opera di Wenniger. Al minuto venticinque si presenta Caruso dal dischetto, che fa gelidamente l’1-2. Dopo il gol della squadra di Montemurro i ritmi continuano su un regime medio-alto, senza far notificare però grandi occasioni fino alla fine del primo tempo, quando la Roma da vita ad una sostanziosa reazione per mettere alle corde la squadra avversaria. Ad un passo poi dal l’1-3 Gama, che alla fine dei 4′ sfiora di testa il gol da calcio d’angolo.

Roma-Juventus, secondo tempo

All’inizio del primo tempo i ritmi della partita faticano a ritornare a regime, mentre la prima grande occasione arriva al 53′ con una punizione dal limite dell’area di Giugliano, mancato di poco lo specchio della porta. Stessa sorte per il tentativo sul primo palo della solita Andressa, che finisce dopo un’intervento di Peyraud-Magnin (eccellente anche sulla conclusione di Haavi dopo poco) in angolo.

Sebbene la Juventus continui a gestire molto bene il match, la Roma è sempre pericolosa e con Giacinti in avanti riesce a mettere in difficoltà la difesa avversaria. Al 60‘ arriva infatti il pareggio della Roma proprio con l’attaccante azzurra, che insacca una rete davvero sensazionale dal limite dell’area, bucando il portiere avversario. Al 69‘ è ancora la Juventus che prova a reagire e farsi avanti, ma sul colpo di testa di Beerensteyn è bravissima Ceasar a rispondere in modo felino.

Non è l’unico grande intervento a cui è costretto l’estremo difensore giallorosso, perchè all’83‘ deve anche rispondere ad una gran bordata dal limite dell’area di Grosso sul secondo palo. La respinta è altrettanto sensazionale. Ancora più grande il rimorso della Juventus allora quando arriva il gol del 3-2 delle giallorosse. E’ Roman Haug a deviare in rete con un grandissimo terzo tempo il cross al bacio di Haavi. Letteralmente incontenibile intanto Spugna, che dal campo va a terra per festeggiare con Giacinti.

E’ proprio la numero 11 della Roma che va anche ad un passo dal 4-2, sfiorando davvero di un soffio il palo dopo essersi presentata a tu per tu con Peyraud-Magnin. Finisce così dopo 7′ di recupero la partita, che condanna cos’ la Juventus e regala alla Roma la gioia di uno scudetto praticamente già vinto.

ROMA (4-3-3): Ceasar, Bartoli, Wenninger, Linari, Di Guglielmo (Minami 85′); Andressa (Kramzar 80′), Giugliano, Greggi; Haavi, Giacinti (Haug 80′), Glionna (Serturini 58′). All. Spugna
A disp: Ohrstrom, Cinotti, Ciccotti, Kollmats, Landstrom. Minami, Roman Haug, Serturini, Kramzar.

JUVE (4-3-3): Peyraud-Magnin, Gama (Cernoia 90′), Lenzini (Duljan 79′), Salvai, Boattin; Caruso (Cantore 67′), Gunnarsdottir, Grosso; Bonansea (Pedersen 67′), Girelli, Beerensteyn (Sembrant 79′). All. Montemurro
A disp: Aprile, Nilden, Simon, Sembrant, Duljian, Pedersen, Cernoia, Cantore, Nyström.

Ammonizioni: Gunnarsdottir 33′ (J), Bonansea 39′ (J), Grosso 46′ (J), Linari 48′ (R), Andressa 66′ (R), Haug 87′ (R).

Marcatrici: Bonansea 14′ (J), Andressa 16′ (R), Caruso 25′ R (J), Giacinti 66′ (R).

Una Risposta

  • Una grande Roma, una forza di carattere nel secondo tempo. Sono andate oltre anche contro il rigore alla Juve regalato dall’arbitro. La Roma ha sfatato un altro tabù vincere contro la Juve. La Roma è all’altezza di grande squadra, non ci sono dubbi e niente se e niente ma.

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