Il professionismo è ufficiale: le parole di Gravina

Ora è ufficiale. Con la ratifica arrivata al Consiglio federale si dirà, dal primo luglio, ufficialmente l’addio al dilettantismo in Serie A femminile. Una data storica per il nostro sport, che però coinciderà con l’esigenza di dedicare ingenti risorse economiche e non solo al movimento: le prossime stagioni saranno una vera e propria prova di forza.

Le parole di Gravina

“Oggi è una giornata importante finalmente ci sono le norme che disciplinano l’attività e l’esercizio del professionismo del calcio femminile. Siamo la prima federazione in Italia ad attuare questo importante percorso”.

Così ha parlato il numero uno FIGC Gabriele Gravina sul professionismo, tuonando poi contro la Lega, inizialmente all’opposizione.

“Non è una questione di contrapposizione, il mio unico obiettivo è l’evoluzione del calcio italiano. Non possiamo dire cambiamo il calcio e poi fare di tutto per conservare lo ‘status quo’. Non è accettabile. Bisogna spingere al massimo sull’acceleratore per un percorso di riforme. Questa è la mia posizione politica e quella della maggior parte dei consiglieri federali”.

Come lui poi, parla a LaPresse anche Carolina Morace, commentando il traguardo.

“Che non sia un traguardo ma che sia il traguardo di una partenza. È positivo. Ci sono tanti esempi in Europa. Non siamo i primi. I 90 mila spettatori a Barcellona dicono che c’è interesse per il calcio femminile, anche in Paesi latini come la Spagna e l’Italia. I risultati dell’Italia hanno certamente contribuito così come l’ingresso delle squadre professionistiche. “Vanno i complimenti alla Figc e al presidente per il fatto che sono stati i primi a farlo. Dimostra che grazie alla sua sensibilità si è arrivati a questo traguardo. Ora mi auspico che anche altre federazioni facciano altrettanto.”.

Insomma, un grandissimo punto di partenza sul quale iniziare a lavorare seriamente; con il sincero auspicio che la collaborazione sia condivisa e volta solo ed esclusivamente a far crescere il nostro movimento.

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