Sfida decisiva quella di Faro tra l’Italia di Bertolini e la Norvegia di Sjögren. Dopo il ritiro dalla competizione della Danimarca infatti, diventa determinante questo incontro per stabilire la fase finale dell’ Algarve Cup.
Un assetto tattico che rilascia subito molta sicurezza per l’Italia, che scende in campo con un 4-3-3 in fase offensiva; mentre un più contenitivo 4-4-2 optato per quella di copertura. La Norvegia fa molta difficoltà nel tentativo di arginare efficacemente le nostre punte, e il dinamismo di Giacinti si rivela subito determinante. Sull’esterno, Martina Lenzini mette dentro un ottimo cross al 10’, valorizzato alla perfezione dall’attaccante della Fiorentina, che in volée di destro trova un gol eccezionale. La fascia destra si rivela di nuovo una zona pericolosissima per le avversarie che affrontano la squadra di Bertolini.
La Norvegia inizia a perdere i nervi, e nel secondo terzo di primo tempo l’Italia si diverte in avanti. Sono sempre i continui movimenti in profondità delle nostre attaccanti, sia in zona centrale che esterna, a far perdere la bussola alle centrali avversarie. Molto bene anche Giugliano a trovare le giuste tracce. L’assist del 2-0 arriva però da un’attaccante per le Azzurre; dopo uno sviluppo dai trenta metri, Girelli pesca l’inserimento di Caruso con un gran colpo di tacco: la juventina deve solo appoggiarla in rete. 28’ e raddoppio Italia. Fino ad ora, le Azzurre dimostrano in campo vero calcio allo stato puro.
La Norvegia poi dal trentesimo circa inizia a ricercare il gol con maggiore insistenza, nonostante la difesa a 4 di Bertolini regga benissimo praticamente fino alla fine dei quarantacinque. Su un brutto calo di concentrazione però, arriva il gol dell’accorcio al 47’. Contropiede fulminante dopo un calcio piazzato di Lenzini, con Bizet che non si lascia sfuggire l’occasione. Le Azzurre entrano negli spogliatoi nel peggiore dei modi.
Italia-Norvegia, secondo tempo
Certamente lo spettacolo che viene presentato durante la prima parte di partita non è lo stesso anche nel secondo tempo. L’Italia decide di abbassarsi e di lasciare il gioco alla Norvegia, che però non riesce a superare il 5-4-1 molto contenitivo scelto da Bertolini. Neppure le Azzurre a dire il vero trovano quasi mai notevoli occasioni, fatta eccezione per quella sprecata da Giacinti al 59’. Dopo una bella palla in diagonale del centrocampo e il taglio per la numero nove, il destro della nostra attaccante è poco irresistibile e facilmente neutralizzato da Fiskerstrand.
Neppure la Norvegia, vista la quantità di possesso creata, trova moltissime palle gol; è solo la difesa azzurra a subire piccoli cali di concentrazione dovuti alla stanchezza e a concedere qualche spazio. Con l’aiuto anche delle centrocampiste in fase di ripiegamento però, le ragazze di Bertolini risultano di fatto ermetiche. Tanto che, fino al fischio finale e nonostante la scelta di lasciar giocare per tutto il secondo tempo le Norvegesi con la palla tra i piedi, le Azzurre ne escono illese e con il risultato di 2-1.
Una grandissima prestazione a livello difensivo dell’Italia, che anche in avanti dimostra di avere diverse frecce in faretra. Questa vittoria vale una sola cosa: siamo in finale. A decretare chi sfiderà le nostre Azzurre nella sfida decisiva di questa competizione sarà la partita fra Portogallo e Svezia delle 17.15 (18.15, ore italiane). L’imperativo ora è solo quello di restare incollati alla televisione per assistere le nostre Azzurre in finale mercoledì 23 alle ore 12 italiane.