Parla ai nostri microfoni oggi Vanessa Lazzari, giovane prospetto del calcio italiano classe 2000, oggi in forza all’Orobica. Molto estro e tanta voglia far bene in campo hanno sempre caratterizzato Vanessa, che oggi ha deciso di raccontarsi in campo e fuori.
Ciao Vanessa, riesci a raccontarci subito cosa rappresenta per te il calcio?
“Per me il calcio è passione e divertimento. riesce a conciliare perfettamente agonismo e fantasia, due caratteristiche per me fondamentali. E’ la mia valvola di sfogo e ciò che mi piace è che mi permette di conciliare anche lo studio per poi poter applicare e sperimentare quello che imparo. Fin da piccola giocavo sempre a calcio a scuola con i miei compagni, poi col tempo, facendo le giovanili nel Brescia mi sono appassionata sempre di più e ho capito che era quello che volevo fare anche da grande.”
In quest’ottica quindi chi ha avuto maggiore impatto fino ad ora sulla tua carriera?
“I miei genitori, specialmente mio papà, mi hanno sempre spinta a dare il meglio di me e hanno sempre fatto sacrifici sin da quando ero piccola per portarmi sempre ad allenamenti e partite. Con loro mi confronto sempre e ci scambiamo pareri costruttivi sulla partita per poter crescere e migliorare questi aspetti in futuro.”
Quali emozioni hai provato, se riesci a descrivercele, quando sei scesa in campo con l’Orobica?
“Al debutto con l’Orobica ho provato un grande senso di libertà e voglia di giocare per dimostrare le mie caratteristiche e quello che ero in grado di fare per aiutare la squadra. La pressione del pubblico non la sento, anzi mi carica ancor di più e mi spinge a fare meglio.”
Dove ti trovi meglio sul rettangolo di gioco e a chi ti ispiti calcisticamente?
“Il mio ruolo preferito in campo è il trequartista o l’esterno di attacco, un ruolo quindi che mi permetta di ricevere molti palloni per segnare e fare assist. In campo mi sento libera da tutti i pensieri, pronta a sfogare tutta la fantasia e inventare nuove giocate. Il mio idolo è Neymar, il re del dribbling. Mi piacciono molto icalciatori brasiliani per il carisma che hanno, ricco di fantasia e allegria.”
Quale credi sia il miglior aspetto dell’essere una calciatrice?
“L’aspetto migliore dell’essere calciatrice è far sì che il tuo “lavoro” coincida con ciò che hai sempre voluto fare anche da bambina e quindi sia un piacere e un divertimento. Certo, per essere una grande professionista servono molti sacrifici anche al di fuori del campo per essere sempre performante e dimostrare quindi serietà professionale.”
Che sensazione fa essere contattati da un’agenzia importante come MapaSportsAgency?
“Quando sono stata contattata sono stata contenta e ho avuto l’impressione che l’agenzia riponesse attenzione verso le giocatrici. Ciò che mi ha spinto a scegliere Mapa è stata l’attenzione e la disponibilità mostrata verso le giocatrici e questo elemento mi ha convinto nella scelta. Da Mapa mi aspetto grande intesa, che accontenti le mie aspettative e assecondi le mie scelte. Spero insieme di fare un bel percorso di crescita.”
Essendo molto giovane avrai degli obiettivi sia dentro che fuori dal campo…
“I miei obiettivi futuri fuori dal campo sono di completare a marzo il mio percorso di studi conseguendo la laurea in scienze motorie. Per quanto riguarda invece l’obiettivo calcistico è di poter salire di categoria e far bene con l’Orobica togliendomi anche qualche soddisfazione a livello personale.”
Chiudiamo quest’intervista dando un calcio alla violenza di genere e alle discriminazioni
“Penso che in un mondo attuale non ci debbano essere pregiudizi di alcun genere, normalizzando li fenomeno del calcio femminile e non acuendone le differenze. Per quanto riguarda la violenza sulle donne penso che sia un fenomeno ingiustificato e che la violenza non debba esistere in alcuna forma e debba essere contrastata.”
Ringraziamo moltissimo come sempre la società e l’agenzia di Lazzari per aver reso possibile quest’intervista, oltre alla stessa Vanessa per averci concesso il suo tempo.
