Koge-Juventus, pareggio infruttuoso

Foto: profilo Twitter Juventus Women

Nel match di andata del secondo turno di Champions League la Juventus riesce a strappare solo un pareggio in casa del Koge, dopo una sfida più complicata del previsto.

Primo tempo

La squadra di Joe Montemurro vuole cambiare la tendenza delle ultime partite di campionato e dominare il match dal primo minuto. Le intenzione delle juventine sono molto buone, tanto che obbligano le danesi a chiudersi nella propria metà campo.

Nei primissimi minuti le occasioni delle bianconere sono molteplici, ma nulla di pericoloso. Il Koge si affaccia dalle parti di Pauline Peyraud-Magnin solo una sola volta in dieci minuti, ma in quell’unica volta ha fatto veramente male.

Al 8′ Kyra Carusa, il vero pericolo offensivo della formazione di casa, riceve palla sull’esterno destro e con grande maestria supera Martina Lenzini. Senza pensarci troppo la numero sette danese mette un pallone teso in mezzo all’area, nel mentre come un treno arriva Maddie Pokorny che, senza nessun problema insacca la rete.

Difesa juventina messa molto male con tre giocatrici completamente fuori posizione, a distanza molto ravvicinata lasciando così molto spazio alle attaccanti avversarie.

Lo svantaggio ha “svegliato” la Juventus che, escluse Lenzini e Linda Sembrant, si fionda con il resto delle giocatrici in fase offensiva. Arianna Caruso e Annahita Zamanian prendono le redini del gioco, con la centrocampista azzurra leggermente più arretrata, mentre la francese più mobile.

Proprio quest’ultima si rende protagonista al 21′ quando, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, si libera dalla marcatura e pennella un assist per Amanda Nilden che, completamente da sola spinge con la testa la sfera in rete.

Come dice il detto: “chi di spada ferisce di spada perisce”, il Koge ha commesso lo stesso errore in fase difensiva della Juve nel momento del vantaggio di Pokorny.

Le campionesse italiane lanciate sulle ali dell’entusiasmo aumentano ancora i ritmi, in particolare con Sofia Cantore molto brava a staccarsi dalla marcatrice, soprattutto cerca di non dare un riferimento preciso ai difensori avversari. Inoltre si abbassa molto a ricevere la sfera dalle centrocampiste e gioca molto spalle alla porta, cercando la sponda.

Un po’ spente sia Valentina Cernoia sia Agnese Bonfantini a causa delle marcature asfissianti di Beate Marcussen e Emma Færge le due estreme della linea a cinque danese.

A causa del “pullman” del Koge davanti alla propria area, la Juventus fa fatica ad entrare nell’area avversaria, tanto che provano con le conclusioni dalla distanza, soprattutto con Julia Grosso.

Ultime battute dei primi quaranta cinque minuti, con le ragazze di Montemurro impegnate in una prolungata manovra offensiva, ma dal nulla la direttrice di gara decide di chiudere il primo tempo così.

Secondo tempo

La seconda metà riparte con la Juventus in fase offensiva che, in questa occasione prova a rompere il muro danese con rete fitta di passaggi in mezzo al campo.

Come era successo nel tempo precedente è sempre il Koge a far tramare gli spalti, questa volta con  Marcussen brava a saltare ancora una volta Lenzini sul settore di sinistra, per poi rientrare sul destro e concludere in porta. Per la fortuna delle juventine e la sfortuna delle padroni di casa la sfera sbatte sulla traversa.

Con tale occasione le danesi prendono fiducia, soprattutto capiscono il punto debole delle avversarie, cioè il settore di destra, Nilden sempre troppo alta e Lenzini molto in difficoltà già dai primi minuti.

Strategia tattica azzeccata da Søren Randa-Boldt che opta per una fase difensiva molto solida, con una linea a cinque molto ordinata. Per quella offensiva invece punta sulle due stelle Pokorny e Carusa, sempre molto large nell’intento di sfondare sugli esterni per poi trovare il cross teso.

Sicuramente prova molto positiva di Cecilie Fløe, attaccante danese letteralmente onnipresente dal centrocampo in giù, efficace in fase di recupero e letale a campo aperto.

Le bianconere vogliono e devono trovare assolutamente il vantaggio, per cui Montemurro tenta il tutto per tutto mettendo in campo le migliori armi a sua disposizioni: Lineth Beerensteyn e Cristiana Girelli.

L’olandese entra decisamente bene, con l’idea di brillare anche nelle competizioni in Europa, tantoché ci impiega solo cinque minuti a far tremare il Koge con un tiro dalla distanza. Senza nessun problema per Bridgette Nicole Skiba bravissima a stendersi e spedire la palla in angolo.

La numero uno danese si rende di nuovo protagonista con una parata decisiva su Sofie Junge Pedersen che, definitivamente è una delle ultime occasioni di marca juventina più pericolose.

La Juve non si arrende e prova il tutto per tutto stazionandosi per gli ultimi minuti di gara nell’area del Koge, cercando sia spazi per entrare in area, sia conclusioni dalla distanza.

Triplice fischio della direttrice di gara, con Koge e Juventus che non vanno più in là di un pareggio, perciò la qualificazione ai gironi si deciderà mercoledì 28 settembre ad Alessandria.

KOGE-JUVENTUS 1-1

Marcatrici: Pokorny (K) 8′, Nilden (J) 21′

Koge:  Skiba; Faerge, Svendsen, Norheim, Obaze, Marcussen; Pokorny, Jankovska, Uhre Nielsen, Floe Nielsen; Carusa. All. Randa-Boldt

Juventus:  Peyraud-Magnin; Nilden, Lenzini, Sembrant, Boattin; Caruso (Padersen 60′), Zamanian (Duljan 86′), Grosso (GIrelli 78′); Bonfantini (Beerensteyn 60′), Cantore (Rosucci 86′), Cernoia. All. Montemurro

Ammonizioni: Carusa (K) 21′, Lenzini (J) 87′

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