Esclusiva CFITA: intervista a Giulia Avilia

Oggi abbiamo il piacere di riportarvi le parole che Giulia Avilia, giovane centrocampista classe 2003, ha deciso di rilasciare ai nostri microfoni. L’ultima stagione della giovane calciatrice si è consumata con la maglia del Napoli U19.

Ciao Giulia, iniziamo quest’intervista spiegando cos’è per te il calcio e come sei diventata calciatrice.

Per me il calcio è pura passione, infatti lo pratico da quando ho 4 anni, è il mio sfogo, è l’unica cosa che non mi delude mai. La persona che mi ha spinto ad essere calciatrice che mi ha fatto vedere le partite in televisione e soprattutto le cassette di maradona quando ero piccolina.

Nella tua carriera, nonostante sia agli inizi, chi credi abbia avuto maggiore influenza?

Nella mia carriera hanno avuto influenza i miei genitori che mi hanno spinto a non mollare mai e mia sorella che giocando a calcio anche lei è un’ispirazione per me pur essendo più piccola.

Come giudichi la tua scorsa stagione, vestendo la maglia U19 della squadra che hai sempre tifato?

La stagione passata è stata una stagione eccezionale, forse la migliore che abbia mai avuto, Napoli è una città fantastica, la più bella del mondo per me, appena sono arrivata mi sono sentita subito accolta da tutti e vivere lì un anno è stata un’esperienza fantastica. Il Napoli per me significa tanto perché mi ha fatto crescere molto calcisticamente, e poi il napoli è la mia squadra del cuore quindi non c’era maglia migliore che potessi indossare.

Spiegaci il tuo ruolo preferito in campo e i modelli ai quali ti ispiri

Il mio ruolo preferito in campo è il centrocampista (play), li mi sento particolarmente a mio agio e sento che posso esprimere al meglio le mie qualità.Al maschile mi piace molto Fabian Ruiz poi mi rispecchio tantissimo in lui come caratteristiche, invece al femminile ammiro molto Manuela Giugliano.

Qual è, secondo te, l’aspetto migliore dell’essere calciatrice e che comportamento ritieni debba seguire una professionista modello?

Il migliore aspetto dell’essere calciatrice è portare innovazione nel calcio moderno e dimostrare che anche le femmine sono capaci di giocare. Il comportamento che bisogna tenere in campo, è aiutare sempre una compagna in difficoltà, dare sempre tutto in modo da aiutare la squadra ed essere corretti con le avversarie.

Come giudichi MapaSportsAgency, la tua nuova agenzia? E cosa ti aspetti da lei?

MapaSportsAgency mi ha fatto subito una bella impressione infatti sono contenta di collaborare con loro. Mi ha convinta come si sono posti nei miei confronti e il fatto che sono stati sempre disponibili. Mi aspetto sempre la disponibilità e professionalità con le quali mi hanno trattata.

Per chiudere, raccontaci quali sono i tuoi obiettivi dentro e fuori dal campo

I miei obiettivi dentro al campo sono cercare di dare il meglio e di arrivare più in alto possibile. Fuori dal campo di diventare o fisioterapista o nutrizionista (devo ancora decidere).

Come di consueto, ci piacerebbe che insieme a noi dessi un calcio ai pregiudizi e alla violenza. Cosa vuoi dire in merito?

Le bambine e le donne che vogliono giocare a calcio devono farlo perché anche noi possiamo, e ve lo dimostriamo sul campo. La violenza sulle donne è un fenomeno ancora molto diffuso purtroppo e tutto il mondo deve combatterlo con le giuste precauzioni e le donne che subiscono violenze devono denunciare e aiutare altre donne che subiscono violenza per far sì che questo fenomeno sparisca nel tempo.

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