Cosa sta succedendo al Flamengo?

Il gol al 10′ di Sandoval, proprio quella dei quattro gol mai andati in diretta, ha deciso la partita tra Avaí/Kindermann e Flamengo, favorito, ma uscito a testa bassa dal campo e sconfitto per la terza volta in stagione. Una sconfitta inaspettata come quella contro il Cruzeiro, che al Luso-Brasileiro ne aveva rifilati perfino quattro alla squadra di Luis Andrade, ormai contestato da quasi tutti i tifosi.

Il bilancio della prima metà del campionato

Il tecnico portoghese in questi mesi, pur avendo abbastanza tempo per prendere confidenza con la rosa, non è riuscito a unire le giocatrici in un’unica entità. Il mercato pazzo, che ha portato alla Gávea giocatrici internazionali come Duda, Thaísa Moreno o Maria Alves, non è servito a nulla fin qui. Le tante qualità tecniche e la grande esperienza della formazione stanno, per il momento, portando a un nulla di fatto, perché la gestione dello spogliatoio e la coesione della tattica collettiva, evidentemente, non sono nelle corde dell’allenatore.

Ormai più della metà della regular season se n’è andata e i risultati così come le prestazioni non fanno ben sperare per il Flamengo, che si trova in decima posizione, però a una lunghezza dall’ottavo posto, l’ultimo per i playoff, che però, continuando così, potrebbe rischiare di non raggiungere. Con un centrocampo inconsistente e poco coeso, che non dà il giusto apporto a un giovanissimo attacco, orfano di Darlene, la situazione molto probabilmente peggiorerà ancora di più.

Darlene non avrebbe risolto tutti i problemi…

L’infortunio al crociato della capitana del Flamengo, inoltre, è un altro problema che si è aggiunto poco prima dell’inizio del campionato. Possente e dal fiuto del gol sviluppatissimo, avrebbe completato il reparto offensivo con la giovane Gica e la fantastica e inconcludente Leidiane, forte nella creazione delle occasioni, meno nelle conclusioni. Tuttavia Darlene non avrebbe risolto tutte le defezioni tattiche di Luis Andrade, fin troppo convinto delle proprie idee, che si sono dimostrate, fin qui, veramente poco efficaci.

Riempire di responsabilità Thaísa Moreno non si è rivelata una gran mossa tanto nel recupero di palla, quanto nella fase di costruzione. L’ex Roma e Milan ha sì una tecnica sopraffina e una visione fuori dal comune, ma esse devono essere impiegate per trovare nuove soluzioni in zone di campo più avanzate, delegando così i compiti più difensivi ad altre compagne. Spesso invece la 33enne rubro-negra si ritrova inglobata nei primi 75 metri, senza poter quindi cercare delle soluzioni nell’ultima trequarti.

Come si potrebbe invertire la rotta?

In questo modo si aumenterebbe l’efficacia dell’attacco del Flamengo, impreciso qua e là, ma in generale buono, e si aiuterebbe con qualche altra pedina la difesa a subire meno reti. Finora sono state 13 quelle incassate, peggior statistica delle prime nove della classifica, dietro perfino all’Avaí/Kindermann che solo qualche giornata fa aveva perso per 5-0 contro il Santos. Il portiere Kaká, Rayanne, Monalisa e compagnia dovrebbero poter contare su qualche altra giocatrice più predisposta al reparto difensivo, come per esempio Andressa Dedê, praticamente quasi mai impiegata, nonostante abbia sfoggiato delle buone abilità in quei pochi minuti disputati.

C’è l’evenienza che nessuno abbia ancora capito a fondo il gioco di Luis Andrade, il quale potrebbe stupire già dal prossimo impegno, quando il Flamengo affronterà in casa il Grêmio. Tuttavia i risultati negativi non gli stanno dando ragione, ma solo fretta di conquistare più vittorie possibili nelle restanti sei partite per qualificarsi ai quarti ed evitare l’esonero. Un’impresa non impossibile, ma nemmeno troppo a portata di mano, vista la situazione.

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