La Federcalcio irlandese (FAI) ha introdotto la parità salariale per le squadra maschile e femminile della nazionale. La FAI stessa ha affermato che la mossa “storica” è stata presa dopo i colloqui tra i capitani delle squadre Seamus Coleman e Katie McCabe.
Il team maschile della Repubblica ha accettato di ridurre il proprio ingaggio, così la FAI corrisponderà questo loro contributo per garantire che la retribuzione della squadra femminile vanga aumentata.
Roche ha dichiarato:
“Non si tratta di soldi, si tratta di essere considerati uguali. Se chiedi a una delle ragazze, nessuna vuole essere pagata per giocare per il proprio paese. Si tratta di parità, per anni un gruppo è stato pagato e uno no. Penso che abbia mandato un messaggio sbagliato. Quando giochiamo tutti noi lavoriamo sodo per il nostro Paese e questo dimostra che la FAI ci tiene e vuole migliorare lo standard del calcio femminile”.
Ma per le ragazze dell’Irlanda non è sempre stato così semplice. Quattro anni fa, la squadra femminile della Repubblica d’Irlanda ha minacciato di scioperare per protestare contro il trattamento da parte della FAI che ha portato a mettere in dubbio una qualificazione alla Coppa del Mondo.
Le lamentele delle giocatrici nel 2017 includevano la rabbia per aver dovuto cambiarsi nei bagni pubblici sulla strada per le partite e per essere trattate come l’ultima ruota del carro.
Roche, che fa parte della struttura internazionale dal 2008; afferma che i recenti progressi compiuti dal FAI sono il risultato di “tanti piccoli passi dietro le quinte”.
L’Irlanda si aggiunge quindi a Inghilterra, Brasile, Australia, Norvegia e Nuova Zelanda, gli unici paesi a retribuire ugualmente uomini e donne.
La capitana della Repubblica d’Irlanda Katie McCabe ha affermato che l’annuncio è stato “un grande giorno per il calcio irlandese”.
Si spera che di grandi giorni come questi ce ne siano di più in ogni nazione.