Nella giornata di ieri sono stati consegnati una serie di premi per la stagione 20/21 inglese. Dopo la migliore Coach della stagione è toccato anche alle calciatrici di movimento. Ad essere premiata con il prestigioso trofeo targato Barclays è stata Francesa “Fran” Kirby, l’attaccante Blues e della nazionale.
⭐ Huge congrats to our @BarclaysFAWSL 2020-2021 Player of the Season, @ChelseaFCW’s @frankirby! 🎉 ⚽ ⭐
It’s #AllToPlayfor pic.twitter.com/loYL95RXOz
— Barclays Football (@BarclaysFooty) May 24, 2021
Fran Kirby, quando il destino sceglie per te
Avrebbe bisogno di poche presentazioni il prodigio da Reading, ma la sua storia merita di esser presa come esempio per ogni atleta. Francesca inizia a giocare giovanissima, a sette anni nella squadra femminile della sua città natia, il Reading F.C.W. Per altri sette anni continua a disputare partite su partite nel nome del suo amore per il Calcio, che la fa notare anche dai più abili scout.
“Questa ragazza è davvero forte, sapevamo di doverla portare a tutti i costi nella nazionale”
Gli osservatori che presero sotto esame Kirby
All’età di quattordici anni però un evento sconvolse i suoi equilibri: la madre Denise morirà per un’emorragia cerebrale. Per Kirby rappresentava un grande punto di riferimento, anche nel mondo del calcio. La sua perdita ha causato man mano sempre più problemi alla giovane, fino a che non è sopraggiunta la depressione.
“Non riuscivo a capire cosa fosse accaduto, ed è stato così per molti anni. C’erano giorni in cui non volevo neppure scendere dal letto o andare al college. Spesso arrivavo fino alla fermata dell’autobus per poi scoppiare a piangere. “
Ha rifiutato l’U-17 della sua nazionale prima, ed ha deciso di rompere definitivamente con il calcio poi. Ad accorrere in suo aiuto è stata un amica, che un giorno accompagnò la ragazza a giocare nel suo team amatoriale, luogo dove ha ritrovato il suo amore per il Calcio. Da quel momento in poi Fran Kirby non si è mai più fermata: una FA Premier League con il Reading; cinque Campionati inglesi con il Chelsea; due FA Cup. Con la Nazionale poi un’Universiade e una SheBelieves Cup.
“Mia mamma rappresentava la più grande motivazione per me, mi ripeteva sempre che per lei sarei stata la più forte calciatrice del mondo. Forse non credeva che un giorno sarebbe diventato il mio lavoro…”
E’ per questo che Kirby spesso racconta come in un momento della sua carriera, in cui tutto andava a gonfie vele e la stagione era in totale discesa, lei si sedette in panchina accanto alle sue compagne e scoppiò a piangere. “Vorrei chiamare una sola persona in questo momento, e non posso farlo…” sussurrò con voce spezzata. Probabilmente Denise sarebbe stata fiera come non mai; oggi ancor più degli altri giorni scoprendo l’ennesimo, prestigioso premio vinto da Fran.
Non sappiamo cosa sarebbe accaduto se il Calcio non fosse mai entrato nella vita di Francesca, sappiamo solo che per l’ennesima volta troviamo una storia che segnala come questo sport spesso possa rappresentare una chiave per arrivare alla felicità, anche nei momenti più difficili. Sentiamo troppo spesso ancora frasi che discriminano e che vorrebbero il Calcio come un luogo per pochi eletti. La verità è una sola: questo sport è una cosa troppo grande per permetterci di avere la licenza di toglierla a qualcuno. Chi lo nega, è evidente che non ne comprenda il vero potenziale nella vita di un vero sportivo.