Secondo quanto riportato dalla rivista spagnola online Fut Fem le ragazze della nazionale argentina hanno denunciato abusi sessuali e intimidazioni da parte, sembrerebbe, del c.t. Carlos Borello.
Nonostante non siano stati resi ufficialmente noti i nomi di chi abbia ricevuto la denuncia, si sa con chiarezza che ad essere coinvolto è un membro dello staff tecnico.
La AFA, la federazione calcistica dell’Argentina, ha subito espresso la sua non consapevolezza di quanto effettivamente accaduto, ma si è dimostrata immediatamente pronta a seguire la vicenda e sanzionare chi di dovere una volta appurate le indagini.
Quella dell’Argentina non è però un caso isolato in Sud America, in quanto poco più di un anno fa un fatto simile accadde in Colombia, dove le calciatrici esposero denunce per mancanza di pagamenti e molestie.
Alexandra Gómez Bruinewoud, assessora giuridica della FIFPro (la federazione internazionale dei professionisti di calcio) ha così espresso le sue parole in merito alla vicenda legata alle ragazze dell’Albiceleste:
“Siamo profondamente colpiti dalle accuse delle giocatrici argentine su abusi e gravi comportamenti scorretti. Dopo aver intervistato le giocatrici individualmente, abbiamo trovato accuse credibili e coerenti, indicative di un modello di comportamento abusivo, discriminatorio e dannoso che mina gli sforzi per sviluppare il calcio femminile”.
Come in Italia, anche il calcio femminile argentino è sulla via del professionismo, ma atti scandalosi di questo genere non fanno altro che lesionare la situazione e rallentarne i tempi. Così la stessa FIFPro ha emanato pubblicamente una lettera in cui dichiara fermamente la sua posizione:
“La FIFPRO sta assistendo diverse rinomate giocatrici argentine, che hanno presentato un reclamo al Comitato Etico FIFA per il comportamento molto preoccupante, nel corso degli anni, di un allenatore attualmente impiegato dalla Federcalcio argentina.
Le calciatrici hanno fornito prove al Comitato Etico FIFA in cui viene descritto in dettaglio come l’allenatore in questione abbia usato la sua posizione di potere per intimidire e molestare sessualmente diversi adolescenti, alcune anche di 14 anni, che erano alla ricerca di realizzare il loro sogno. di diventare calciatrici. In quello che avrebbe dovuto essere un ambiente sicuro, le ragazze sono state sottoposte a minacce sessuali e commenti di natura esplicita e violenta.
A causa dell’estrema gravità di questi reati, FIFPRO ha chiesto alla FIFA di rimuovere immediatamente l’allenatore dalla sua posizione in cui poteva accedere ed esercitare il potere sui minori.
La FIFPRO non solo fornisce supporto legale a queste coraggiose calciatrici che, in un’azione collettiva, sono determinate a svolgere un ruolo chiave affinché il calcio si sviluppi in un ambiente più sicuro e inclusivo; Piuttosto, incoraggia altre calciatrici interessate a mettersi in contatto. Le sue segnalazioni saranno trattate con assoluta riservatezza”.